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1924-2024 CENTO ANNI DI SALESIANITA' A BARCELLONA P.G.

Il 17 Gennaio dell'anno 1924 rappresenta una data importante per la storia di Barcellona Pozzo di Gotto. In quel giorno, ed esattamente alle ore 15, 41 giunsero alla locale stazione ricevuti in pompa magna da un folto gruppo di persone osannanti, i primi Salesiani, capitanati dal Direttore Don Mauro Spitale. La gioia per quell'arrivo era determinata dal fatto che da parecchio tempo se ne chiedeva la presenza, avendone appreso e in qualche modo conosciuto, la grande efficacia del loro sistema educativo, a beneficio dei giovani, soprattutto dei più poveri ed abbandonati. L'opera di Don Bosco, infatti, era già a molti alquanto nota, giacché era attiva in città la Pia Associazione dei Cooperatori Salesiani. Un attestato risalente al 1900, assegnato ad una certa signora Bavastrelli, nata De Francesco, ne rappresemta una prova. Della suddetta Associazione facevano parte non soltanto laici, ma anche rappresentanti del clero. Era grazie a costoro che nel Duomo veniva festeggiata solennemente il 24 Maggio la festa di Maria Ausiliatrice, venerata come la Madonna di Don Bosco.  Di frequente, poi, i giovani dell'Istituto Salesiano San Luigi di Messina venivano ad esibirsi con grande successo al teatro Verdi e non di rado le loro performance erano talmente apprezzate da richiedere numerose repliche. Tali fattori avevano contribuito ad alimentare il desiderio di avere una Casa Salesiana anche in questa città. Nel 1906, ad Alì Terme, fu il Rev. Sac. Nunziato Bonsignore per primo a chiederne l'istituzione, direttamente a Don Rua, primo successore di Don Bosco, che non negò tale possibilità, ma con un gesto della mano fece capire che bisognava attendere. Il presule, lieto per quella velata promessa, ottenne nondimeno per sé e per tutti i barcellonesi la speciale benedizione del primo Rettor Maggiore. Trascorsero quasi venti anni prima che quella promessa potesse avere compimento. Si realizzò allorquando era alla guida della Congregazione Salesiana Don Filippo Rinaldi. Tutti gli adempimenti burocratici erano stati eseguiti, mancavano soltanto una casa ed un cortile. Li offrirono generosamente il Comm. Salvatore Cattafi e la Signora Teresa De Luca, sua consorte. Il sogno si realizzava! Il 27 Gennaio 1924 poteva finalmente inaugurarsi l'oratorio festivo con la partecipazione di 126 giovani al mattino e 322 alla sera.  Il 31 Gennaio dello stesso anno si otteneva anche un luogo sacro per le celebrazioni liturgiche, la vicina chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Tutti i tasselli erano stati composti per dare vita alla nuova e tanto sospirata missione. Sarebbe troppo lungo in questa sede soffermarsi sulle tappe dei cento anni trascorsi. Per quanti ne avessero desiderio si rimanda al prezioso volume di Don Santino Russo, pubblicato in occasione del 90° anniversario. Qui invece preme sottolineare quale grande dono sia stato per la nostra città l'Oratorio e la Famiglia Salesiana tutta. Quante migliaia di giovani hanno avuto la gioia di calpestare cortili, aule e sale, di assaporare momenti liturgici e di preghiera, ricevendo educazione e formazione al bene! Attraverso il gioco, lo sport, il teatro e gli incontri formativi, i Salesiani e i loro collaboratori da cento anni sono stati e continuano ad essere tra noi segno tangibile di quello a cui Don Bosco anelava, vedere i giovani felici nel tempo e nell'eternità. Questo l'obiettivo alla base del suo sistema pedagogico: formare buoni cristiani, onesti cittadini e futuri abitanti del Cielo, tramite la ragione, la religione, l'amorevolezza. Il seme gettato ha portato copiosi frutti. Numerosi sono stati gli allievi che, seguendo la loro vocazione consacrata o laica, sono divenuti lievito, accanto ai Salesiani e secondo il loro stile, nella crescita morale, civile e sociale della città, collaborando con la Chiesa locale e le varie realtà associative e benefiche del territorio. Oggi, apprestandoci a vivere questa ricorrenza con gioia ed emozione, vogliamo esprimere un profondo grazie per tutto quello che abbiamo ricevuto. Il centennnale, così come programmato con l'impegno di tutta la comunità, oggi diretta da Don Carmelo Umana, verrà onorato con eventi che interesseranno non soltanto la Famiglia Salesiana, ma la città tutta. Un susseguirsi di attività che si protrarrà fino al 31 Gennaio del 2025. Un frangente, tuttavia, che non servirà solo a ripercorrere i sentieri del passato, ma a scandagliare nuove strategie per potere incominciare a scrivere con coraggio e ottimismo la Storia del Secondo Centenario. Siamo coscienti di non avere di fronte, come un tempo, spazzacamini o maniscalchi, ma piuttosto ragazzi stanchi, intossicati dal progresso, così come recita un celebre canto.  Non ci lasciamo intimorire, così come si conviene ai figli di un Sognatore, certi di essere parte di quel celebre sogno dei nove anni, di cui quest'anno ricorre il bicentenario, che fu all'origine di tutta l'opera salesiana.  Maria Ausiliatrice e Don Bosco non faranno certo mancare la loro protezione a chi continuerà con speranza l'azione di evangelizzazione e promozione umana, a servizio dei ragazzi e di tutta la comunità cittadina.

di Maria Rosa Naselli


 


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