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Discernimento cristiano sull’Islam


Il territorio barcellonese è, da alcuni decenni, meta di insediamenti di singoli e famiglie provenienti dall’area del Maghreb e più recentemente da altri paesi di cultura islamica. Bisogna passare dall’accoglienza delle persone al “dialogo” tra culture e religioni. Il modello del melting poat, il multiculturalismo, è miseramente fallito, altrove. L’occidente aveva ricacciato le dominazioni islamiche, impero ottomano, dentro aree ben definite già dal sedicesimo e diciassettesimo secolo. Ora dobbiamo fare i conti con culture “altre” che non amano l’integrazione o l’osmosi, ma sembrano favorire un forte sentimento identitario e, anzi di assimilazione/sottomissione dell’altro con la forza. Può essere utile avviare una prima riflessione nella comunità cristiana con gli ausili che certo non mancano. Inizia con una breve recensione di un documento.


Il “Discernimento cristiano sull’islam” è un documento basato su uno studio del Dipartimento di Teologia delle Religioni della Facoltà Teologica di Sicilia.


Si divide in tre parti così suddivise:


I PARTE: Scrutare i segni dei tempi, in quanto rilevanti per il coinvolgimento ed il condizionamento che assumono sulla stessa identità dei cristiani. La Sicilia, terra di passate dominazioni e di odierne immigrazioni, ha conferito agli isolani una capacità di adattamento, di accoglienza pacifica e di tolleranza seppur con il mantenimento della propria identità etnico-religiosa. Identità fondamentale vista la forza con cui si presenta l’Islam: un sistema alternativo globale, in cui il Corano “disceso dal cielo” e “dettato” agli uomini si lega come una unità profonda alla comunità. Di conseguenza la questione Islam, alla luce dell’attuale scenario politico, va affrontata valutando in maniera ponderata i diversi fattori legati all’immigrazione e all’integrazione della cultura islamica sul territorio Italiano.


II PARTE: Il discernimento cristiano sull’islam fonda le basi sull’identità religiosa di quest’ultimo. Per gli islamologi esistono più identità in seno alla religione islamica, tra cui la diversa interpretazione del termine islam, la distinzione a proposito dell’applicazione della sharia, per cui risulta difficile trovare una definizione soddisfacente dell’islam, in grado di comprenderne le diverse anime religiose, le molteplici tradizioni giuridiche e le differenti fenomenologie applicative. La ricerca di una identità religiosa viene dunque penalizzata non solo da queste ambivalenze, ma anche dalla mancanza di una istituzionalizzazione dell’islamismo in grado di infondere autorevolezza, di conseguenza il discernimento sull’islam si dimostra un processo difficile per i molteplici aspetti e sfaccettature che presenta.


III PARTE: Questa parte del documento affronta i temi legati al dialogo con l’islam, all’esperienza di altre Chiese al riguardo, all’esigenza di formazione all’interno delle nostre comunità cristiane. In molteplici aspetti e forme viene affrontato il dialogo pastorale.

Il documento sottolinea infine che la formazione adeguata, almeno di una parte del clero, di religiosi e di laici, diventa un impegno da promuovere in ogni diocesi, comunità e movimento. Dove è possibile, si dovrebbe procurare una conoscenza solida anche sotto il profilo linguistico, per un confronto delle tradizioni e dei principali testi di ogni confessione religiosa nelle rispettive lingue originarie.


Per chi volesse leggere il documento può scaricarlo dalla sezione "Download" del nostro sito.

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