Pizzo Castello Alla scoperta del nostro territorio
Si tratta di uno dei nuclei più antichi di Pozzo di Gotto (fonti dicono che il quartiere risalga a prima del ‘500) e si sviluppa lungo le sponde occidentali del Torrente Idria. Fino all’inizio del XX secolo esistevano nel suo territorio industrie di trasformazione di prodotti agricoli. La più importante e caratteristica era quella dei fratelli Cutroni, una grossa distilleria di vinaccioli d’uva provenienti dalle vendemmie locali, che produceva alcool e cremor di tartaro. Spiccava l’alta torre di distillazione costruita in mattoni nell’Ottocento e demolita negli anni ottanta del secolo scorso. Uno dei fratelli Cutroni, Giuseppe, nel 1895, dispose la costruzione dell’ospedale cittadino, stanziando una somma di denaro ed affidando il progetto dell’architetto messinese Pasquale Mallandrino. Dell’edificio sorto nello stesso quartiere e denominato Cutroni-Zodda, abbandonato a seguito della costruzione del nuovo nosocomio, è stata sottoposta, di recente, ad un intervento di restauro la parte più antica per essere adibita nuovamente ad attività sanitarie. Tra il Vecchio Ospedale e la storica fontana da cui la zona prende nome sorge la seicentesca chiesa di Gesù e Maria, ingrandita nel 1890 e quasi totalmente rinnovata negli anni ’80 del Novecento. Al suo interno si conservano diverse opere d’arte e tra queste tre dipinti del XVII secolo di Filippo Jannelli pittore di Castroreale: la Madonna Odigitria, Sant’Eusenzio (santo a cui è intitolata la Confraternita alla cui cura è affidata la suddetta chiesa) e San Biagio. Del XVIII secolo è invece l’olio su tela raffigurante Gesù e Maria mentre risale al ‘600 la statua raffigurante l’Ecce Homo, in assoluto la più antica delle vare del Venerdì Santo. La zona mantiene ancora oggi, in buona parte, le caratteristiche urbanistiche originarie e conserva, quasi inalterate, le tradizioni popolari che nei secoli sono state tramandate.