Ministranti pellegrini a Roma
Come ormai di consueto, ogni 5 anni, i ministranti di tutto il mondo si ritrovano a Roma, per una serie di eventi, culminanti in un incontro col papa, che li vedono protagonisti, organizzati dal Coetus internationalis ministrantium, organizzazione sovranazionale che si avvale del supporto di moltissimi laici, ma anche presbiteri e persino vescovi, che promuove, valorizza, e incoraggia a scoprire e approfondire la bellezza di un ministero de facto tanto bello e importante per la Chiesa quale quello del ministrante. Anche il 4 agosto 2015, si è ripetuta questa esperienza unica, presenti in Piazza San Pietro ben 9000 ministranti, di ogni parte della terra. Io stesso ho avuto modo di parlare con ragazzi provenienti dall’Italia, dall’Austria, dagli USA; grande lo spirito di comunione e di fratellanza, una grande festa fra amici, anzi…meglio, fra fratelli.
Già il Concilio Vaticano II aveva riconosciuto la grande dignità di questo ministero, pronunciandosi così nella Sacrosanctum Concilium (n.29): Anche i ministranti svolgono un vero ministero liturgico. Essi perciò esercitino il proprio ufficio con quella sincera pietà e con quel buon ordine che conviene a un così grande ministero e che il popolo di Dio esige giustamente da essi.
Il pellegrinaggio ha abbracciato i diversi luoghi santi della Città Eterna, specie le catacombe di San Callisto, ove si conserva la memoria di San Tarcisio, martire dell’Eucarestia e patrono dei ministranti, ed è culminato nell’udienza concessa da papa Francesco in Piazza san Pietro con la celebrazione dei Vespri. La riflessione del pontefice si è incentrata sul brano di Isaia 6, 1-8 che è stato proclamato come lettura lunga, in luogo della lettura breve, invitando i ministranti a non essere timorosi, a riscoprire la bellezza del servizio liturgico e dei fratelli, specie più poveri e bisognosi, operando lo stesso cambiamento interiore del profeta che, inizialmente si sente inadeguato al compito cui lo chiama il Signore, ma che, rincuorato e purificato nell’intimo da Questi, può affermare con decisione: “Eccomi, manda me ! “.