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Un ecumenismo di popolo "Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio"


"Non possiamo cancellare ciò che è stato, ma non vogliamo permettere che il peso delle colpe passate continui ad inquinare i nostri rapporti. La Misericordia di Dio rinnoverà le nostre relazioni". Queste le parole pronunciate da Papa Francesco il 25 gennaio, durante la celebrazione dei vespri nella basilica di San Paolo fuori le mura, a conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che ha avuto come tema: "Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio".

A Barcellona P.G. la celebrazione ecumenica si è tenuta presso il Duomo di S. Maria Assunta la mattina di domenica del 24 gennaio. Sono intervenuti Mons. Santo Colosi (comunità cattolica), P. Alessio, ieromonaco (comunità greco-ortodossa), P. Andreas Latz (comunità luterana), Norma Mazza (comunità anglicana) e suor Tarcisia Carnalietto, responsabile dell’animazione ecumenica della diocesi. I simboli caratterizzanti l'incontro, sono stati: un pane di grano segnato con una croce di sale, al centro, una Bibbia, testo sacro letto e pregato insieme, una lampada accesa e il sale che rimandano alla missione dei cristiani, sale e luce del mondo.

Coinvolgente il sermone del pastore luterano che ha commentato il brano del Vangelo Mt. 5, 13-16: la missione dei cristiani è quella di essere sale della terra e luce del mondo. Affermando che Gesù si serve di cose comuni e universali per veicolare il suo messaggio, il pastore Latz ha presentato un'ampia esemplificazione, da cui si evince l'importanza del sale nella vita di ogni giorno (esso può curare le ferite, conservare il cibo evitando che marcisca, dare sapore, potrebbe salvare anche la vita di tante persone che muoiono nel continente africano perchè non ce l'hanno ); poi ha spiegato che non si accende una lampada per nasconderla, ma la si usa per fare luce, per illuminare. Come il sale non esiste per sé, ma per dare sapore e la luce non esiste per sè, ma per illuminare il cammino, così anche i cristiani sono chiamati a dare "sapore" alla vita e ad illuminare con la luce della fede il cammino verso Dio attraverso la testimonianza delle opere.

Nutrita la partecipazione degli operatori pastorali e della comunità parrocchiale tutta sensibile alla dimensione ecumenica della fede in un territorio che accoglie la comunità ortodossa rumena e la comunità evangelica cinese.


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