Calderà
Nell’anno 1538, Carlo V, sbarcato a Trapani il 22 agosto e avendo trionfato dopo lunga e cruenta battaglia in Tunisia, attraversa la Sicilia per entrare vincitore a Messina. Nei pressi dell'attuale zona marina di Barcellona e precisamente a Spinesante lascia un gruppo di soldati e mercenari a presidio della Goletta. A Messina Carlo V entrerà trionfante il 21 ottobre 1535 attraversando la via che da allora fino al terremoto del 1908 verrà ricordata come " Via di Porta Imperiale". I soldati ed i mercenari rimasti sulla spiaggia di Barcellona, vedendosi mancare dopo un po' di tempo le paghe cominciarono a saccheggiare tutto il circondario portando a termine la notte di S. Silvestro l’ assalto alla rocca di Castroreale. Venuti a patti con le autorità Castrensi chiesero che il territorio marino ed il casale dell'attuale Barcellona rimanesse territorio libero e di fatto sotto il proprio controllo. Ognuno di loro, o meglio quelli che venivano ritenuti capi, si spartirono il territorio dando il proprio nome alle zone che allora tenevano sotto dominio. Caldera, e non Calderà o Caldà, era il cognome di Juan Maria Caldera del Campo l'uomo che diede il nome alla zona che oggi, con l'accento, viene chiamata Calderà.
Il cognome Caldera si trova nell'araldica spagnola ed il proprio simbolo è quello qui pubblicato.