É Natale!
E’ Natale. Mi piace guardare, per un attimo, ai pastori di Betlemme per scrutarvi i tratti caratteristici della nostra società: non siamo anche noi stanchi, seduti, accovacciati e, forse, un po’ assonnati? Non siamo, forse, anche noi intenti solo a sbrigare le nostre mansioni quotidiane? E come i pastori non ci ritroviamo anche noi a dover brancolare nel buio della notte, una notte fatta di paura, di disaffezione, di conflitti, di rancore, di crisi umana, sociale, politica, culturale, economica? Ebbene sì mentre tutto questo sembra avanzare inesorabilmente, ancora una volta, una luce squarcia le tenebre e l’annunzio di speranza dell’angelo ai pastori risuona per ciascuno di noi: “Non temete (...) oggi é nato per voi un Salvatore, che é il Cristo Signore”. Ecco Dio si fa uomo, anzi, si fa bambino e la sua onnipotenza divina si rivela nell’estrema debolezza di un neonato posto su del povero fieno. I pastori questo hanno visto ed è così che, in questo giorno, il Signore si manifesta a ciascuno di noi mostrandosi come il Dio della semplicità e della tenerezza. Siamo assuefatti dalle brutture e dalle storture del nostro tempo definito, non a caso, della “post-verità” siamo delusi e scoraggiati, impauriti da tutto ciò che è altro da noi e che, con troppa superficialità, liquidiamo come diverso; il Natale, però, ci sprona a guardare oltre e a riappropriarci della bellezza che si é manifestata nello squallore di una mangiatoia e che sussurra con forza a quanti giovani e meno giovani, sani e insani nel corpo o nello spirito, in punta di piedi, si avvicinano: “coraggio figlio, fratello, amico anche tu, se vuoi, puoi farcela!”. Un grande autore della letteratura russa ebbe a scrivere in una sua famosissima opera, “L’idiota”, “La bellezza salverà il mondo”. Se ci guardassimo intorno, allargando l’orizzonte, quanta bellezza troveremmo che circonda le nostre vite di singoli e di società: se così é allora non proprio tutto é perduto. In questo Natale appropriamoci di questo aforisma e impegniamoci a far si che sia sempre più bello il nostro vivere in famiglia e sul lavoro, che sia sempre più bello il nostro rapporto con il creato, con il quartiere e con la Città che siamo chiamati a vivere, a rispettare, ad amare e a migliorare, che sia sempre più bello il nostro grigio quotidiano fatto di gioie e dolori. Il miglior proposito che come comunità cristiana di Pozzo di Gotto possiamo scambievolmente farci in questo bel giorno di festa e quello di, riprendendo le parole del card. Carlo Maria Martini: “irradiare la bellezza di ciò che è vero e giusto nella vita, perché solo questa bellezza rapisce veramente i cuori e li rivolge a Dio”. Che sia per tutti veramente un Santo Natale ricolmo di bellezza e di speranza. Auguri!