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La Quaresima - Il messaggio del Papa


Il papa ci ricorda che la Quaresima è per noi cristiani un nuovo inizio, un tempo forte in cui siamo chiamati a convertirci, a fare un’inversione di rotta per ritornare al cuore del Padre dal quale i nostri limiti, i nostri egoismi e le nostre fragilità ci allontanano, lasciandoci sperduti ed in balìa di idoli che non salvano. Si tratta di imboccare una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. Il rinnovamento spirituale non è un cammino facile per nessuno ed ecco che la Chiesa ci viene in soccorso offrendoci dei santi mezzi: il digiuno, la preghiera e l'elemosina. Alla base di tutto c'è tuttavia il dono della Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. Papa Francesco desidera che nella Quaresima che sta per iniziare la nostra attenzione si soffermi, in particolare, sulla significativa parabola dell'uomo ricco e del povero Lazzaro (Lc 16,19- 31).

Due i personaggi principali: il ricco (di cui non si fa il nome e che sembra non avere volto) ed il povero Lazzaro la cui condizione viene descritta in maniera dettagliata: egli si trova in una situazione disperata e non ha la forza di risollevarsi, giace alla porta del ricco e mangia le briciole che cadono dalla sua tavola, ha piaghe in tutto il corpo e i cani vengono a leccarle. Lazzaro è in definitiva il volto di tutti coloro (tanti) che nel nostro tempo vivono in condizioni di estrema indigenza, privati delle essenziali condizioni che permettono di condurre una vita dignitosa, mentre pochissimi eletti possiedono e consumano con ingordigia e indifferenza le ricchezze del nostro pianeta. Il povero, ammonisce il papa, anche se agli occhi di tanti sembra un rifiuto umano, è un essere amato, una ricchezza. Nella figura anonima, avida ed egoista del ricco di questa parabola ci riconosciamo con facilità. Il denaro invece di essere uno strumento al nostro servizio per compiere il bene ed esercitare la solidarietà con gli altri a volte può asservirci ad una logica egoistica che non lascia spazio all’amore e ostacola la pace.

La liturgia del Mercoledì delle Ceneri con la quale inizia la Quaresima ci invita a vivere un’esperienza simile a quella che fa il ricco alla fine della sua vita. Il sacerdote, imponendo le ceneri sul capo, ripete le parole: «Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai». Il ricco e il povero, infatti, muoiono entrambi e nulla da questa terra portano nell’aldilà se non il frutto positivo o negativo del loro operare. L’epilogo della parabola diventa un monito a non vivere con un attaccamento smodato alla ricchezza ma a prestare ascolto alla Sacra Scrittura che guida ad amare Dio e a non disprezzare il prossimo. Voglia il Signore concederci di ritornare a Lui con cuore rinnovato, di essere docili alla sua azione trasformatrice, di imitarlo facendoci poveri con i poveri, operosi nel bene, in questa particolare Quaresima 2017 che dal 2 al 9 aprile vedrà impegnati nella nostra comunità parrocchiale i Missionari del Preziosissimo Sangue ai quali va la nostra gratitudine e con i quali avremo l’opportunità di vivere intensi momenti di ascolto della Parola, di evangelizzazione, di preghiera, di riflessione, di adorazione, di animazione gioiosa, di attenzione alle fragilità del nostro territorio. Desideriamo pregare per questi ospiti graditi con i quali ci incamminiamo verso la Pasqua.


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