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Pellegrini lungo il cammino di Santiago de Compostela


“Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia”.

Mi piaceva iniziare la mia riflessione sull’esperienza vissuta verso Santiago con questa frase di J. W. Von Goethe, in quanto il viaggio rappresenta una vera riscoperta di te stesso, grazie soprattutto al contatto con la natura. Quella che ti trasmette serenità, ti avvolge con il suo calore, ti aiuta a meditare e ti fa scoprire la meraviglia di attraversare luoghi incontaminati, ma che allo stesso tempo, in un attimo, manifesta tutta la sua forza dirompente. Il cammino diviene dunque non solo occasione di meditazione ma opportunità di superamento delle tante difficoltà. Le aspettative e le convinzioni cedono il passo ai 5 gradi di temperatura, alla pioggia incessante prima, che ti colpisce ad ogni singolo passo ed al caldo torrido poi, alle salite e discese ripidissime sui Pirenei, con i piedi dentro un fiume di acqua che scorre, ad uno zaino fin troppo pesante ed al di sopra delle tue possibilità, ad una tendinite che ti costringe a rivedere le tappe del tuo cammino.

Lo sconforto, la paura di non farcela, il male fisico, sono stati alcuni dei sentimenti che hanno accompagnato la prima parte del mio cammino. 17 km zoppicando a causa di una tendinite, aggravata da 11 kg di peso, ti obbligano a rivalutare tutto, compresa la tua motivazioni. Il cammino per me è stato metafora di una vita con salite e discese, ugualmente difficoltose, battute d'arresto in cui mi sono trovata a decidere se prendere un bus e mollare, oppure accettare le difficoltà, trasformandole in opportunità di crescita. Non sai mai quanto sei forte, finché non comprendi che essere forte è l'unica cosa che devi fare...

Non mi sono mai sentita sola, la vicinanza degli affetti, la condivisione con i compagni di viaggio, mi hanno certamente aiutato. Conosci persone di ogni età e nazionalità che diventano per te guida e sostegno e che hanno arricchito di un colore speciale il mosaico della mia vita. Nonostante sia tornata provata fisicamente, questa esperienza è stata un vero esercizio per la mia psiche e dunque posso affermare che ne è valsa la pena, mi sono riscoperta forte e combattiva e nonostante fino all'ultimo la cattedrale sembrava quasi un miraggio.

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