Questo è il titolo che voglio dare perché, forse, in parte mi rappresenta e credo, inoltre, che non rappresenti solo me, ma rappresenti tanti ragazzi che hanno deciso di intraprendere la carriera universitaria. In questo articolo vorrei rendere chiara la differenza tra scuola e università, tralasciando anche dei punti importanti ma che, per ragioni di spazio, non sto qui a raccontarvi. L’università è un mondo tutto da scoprire, un mondo nuovo, un posto dove vive chi ci crede! Chi crede alle sue ambizioni, di chi crede ai suoi valori, a chi crede al suo futuro! Di chi lotta! L’università è di chi spera, di chi vive, di chi crede, di chi chiede e di chi si chiede, l’università è di chi sogna! Di chi spera un mondo migliore. L’università è un punto di arrivo ma allo stesso tempo di partenza.
Ancora è un po’ presto per arrivare a delle definizioni ben precise, definizione che forse sarà difficile da dare o da trovare, perché varie.
Si può toccare, quasi, con mano la differenza tra scuola e università, ad esempio un obbligo che non c’è ma che ti da libertà e quindi responsabilità (libri, appunti, colloqui, esami...). Il clima con i colleghi che diventano, per certi versi, anche amici che condividono le tue aspirazioni e che portano avanti delle idee simili alle tue. Certo il rapporto che si instaura con un professore universitario non è paragonabile ad uno scolastico, anzi, è ben diverso, forse, perché non è necessitato, fatto sta che per certi versi questo ha un suo fascino. Il tempo si trasforma in capitoli, forse è un po’ esagerata come espressione, l’università è quasi una seconda casa una casa che ti dovrai lasciare alle spalle presto o tardi che sia.
Pronto per incominciare la carriera lavorativa. Anche se forse la carriera lavorativa è già iniziata.
Il Lavoro? Un gran punto interrogativo, qui però vorrei citare Kahlil Gibran nel libro il Profeta “Il lavoro è amore fatto realtà”.