Io e la catechesi
Io Angelo, un ragazzino di dieci anni, ho cominciato il mio cammino verso Dio all’età di sei anni (quando frequentavo la prima elementare), ancora oggi continuo in questo cammino verso Dio e di cui ne sono molto contento, ecco perché vorrò parlarvene. Sin dall’inizio sono stato molto entusiasta di intraprendere questo percorso; certo, all’inizio sono stato attratto dal divertimento, dalla compagnia dei miei amici e dalla curiosità di scoprire cose nuove, ma in seguito, come è giusto che fosse, si incominciò a lavorare sempre di più e ad affrontare argomenti più seri ed impegnativi. Durante il terzo anno, ho capito l’importanza delle preghiere, dei fioretti e di tutto ciò che riguarda la religione. Mentre l’anno scorso ho ricevuto due grandi sacramenti: la Confessione e la Comunione. La Confessione è un sacramento che consiste nel riconoscere i propri peccati, liberandosi di essi davanti a Dio, mentre la Comunione altro non è che incontro con Gesù che si dona a noi col proprio corpo e il proprio sangue (il pane e il vino) in sacrificio, con il solo fine di amarci e di liberare l’umanità dai peccati. Al momento della Confessione, il mio unico pensiero, era quello di riferire tutti i miei peccati al prete, anche perché ero consapevole che Dio sa se mentiamo o diciamo la verità e, inevitabilmente mi sentii il cuore in gola dall’emozione, ero molto contento, mi sentivo un tutt’uno con la Chiesa!
Adesso nell’ultimo periodo, stiamo affrontando argomenti molto interessanti tratti dai Vangeli, argomenti che vengono interpretati ed argomentati da tutti noi, ma allo stesso tempo troviamo sempre la gioia di stare insieme, giocando e divertendoci. In questo mio cammino di fede, credo di continuare per tutta la mia vita, perché sento di volerlo, ma anche perché credo che nella vita di ciascuno di noi, sia molto importante avvicinarsi a Dio e condurre una vita serena e giusta.