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Un canto contro la paura

Dal 6 al 10 febbraio milioni di telespettatori sono rimasti incollati alla televisione per seguire il Festival di Sanremo, uno spettacolo che quest’anno in modo particolare ha appassionato giovani e meno giovani e che ha registratoaltissimi indici di ascolto. Sull’ambitissimo palco del Teatro Aristoncantanti famosi ed esordienti si sono contesi la palma della vittoria in una gara canora all’ultima nota. Con la canzone Non mi avete fatto niente hatrionfato, vincendo la 68a edizione del Festivale conquistando il favore della giuria popolare, demoscopica e di qualità, il duo formato dall’albanese Ermal Meta e dal romano Fabrizio Moro.

Il direttore artistico Claudio Baglioni nell’esordio del Festival aveva detto che la canzone italiana è una forma d’arte piccola, breve, che sembra di poco conto ma che invece ha capacità evocativa, diverte, emoziona, commuove, diventa impegno sociale. Le venti canzoni in gara non lo hanno smentito.

Il testo della canzone Non mi avete fatto niente è un inno alla libertà che non deve essere sacrificata in cambio della sicurezza, è un accorato invito a non aver paura pur vivendo in un tempo in cui in ogni parte del mondo il terrore si diffonde a causa di attacchi terroristici che colpiscono persone inermi ed innocenti, è un appello a non lasciarsi trascinare dalla rabbia nel baratro dell’odio che offusca la nostra stessa umanità e ci rende simili a coloro che uccidono.

Proprio per quella capacità evocativa richiamata da Baglioni, la canzone ci riporta al novembre 2015 quando nell’attentato al Teatro Bataclan di Parigi, Antoine Leiris, giovane giornalista di cinema di France Blue perde l’amore della sua vita, la giovane moglie Helene, rimanendo solo col proprio figlioletto di 17 mesi. Questo giovane papà di 34 anni scrive una lettera ai terroristi assassini e la posta su Facebook. In questo scritto egli dice che nonostante il dolore essi non avranno né il suo odio, né quello di suo figlio. Pur essendo due, essi sono più forti di tutti gli eserciti del mondo. Per tutta la vita quel bambino farà loro l’affronto di essere libero e felice.

La canzone Non mi avete fatto nientesi ispira appunto a questo evento ed è stata scritta dai due cantautori subito dopo l’attentato di Manchester al concerto della popstar americana Ariana Grande,in cui oltre a tanti feriti si contarono 22 morti. Attraverso le parole, la musica, le bellissime e commoventi immagini di morte e di vita del video ufficiale, essi voglionodare un messaggio di grande importanza sociale:allontanare la diffidenza, la paura che gli attacchi terroristici generano per non lasciarsi imbrigliare e soffocare dalle sue stringhe.

Il testo è semplice ed incisivo: malgrado il pianeta sia ferito da crimini terroristici che colpiscono luoghi geografici diversi, la vita va avanti, tutto va oltre le inutili guerre che lasciano madri senza figli e figli senza padri. Non esistono bombe pacifiste. Cadono grattacieli e metropolitane, si costruiscono solo muri di divisione eretti contro coloro che vogliono emigrare per avere l’opportunità di sfamarsi ma contro ogni terrore che ostacola il cammino, l’umanità si rialza col sorriso di un bambino. Pur consapevoli che la felicità può volare via all’improvviso proprio come una bolla, è la vita che vince. In questo corpo enorme che noi chiamiamo terra lo spazio più importante è quello di un abbraccio nel quale scambiarsi la pelle e sentirsi umani.


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