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Al via la Missione Popolare “Ecco: sto alla porta e busso”(Ap 3,20)

Si svolgerà tra il 6 ed il 27 maggio, animata dai Missionari del Preziosissimo Sangue e Adoratrici del Sangue di Cristo, in sinergia con il parroco e gli operatori pastorali della nostra comunità parrocchiale, Duomo di S. Maria Assunta in Pozzo di Gotto, la grande missione popolare che ci vedrà impegnati durante le prime due settimane principalmente nella visita alle famiglie dei quartieri appartenenti alla nostra comunità, alternata a diversi momenti tra cui adorazione, centri di ascolto e celebrazioni eucaristiche nelle varie zone, e durante l’ultima settimana nella visita alle scuole al mattino e nel G.O.M. – Grande Oratorio Missionario - tanto amato dai bambini (e non solo) nei pomeriggi. Il tutto sempre accompagnato dalla preghiera e dalla presenza, all’interno del Duomo, dei Padri missionari disponibili a momenti di colloqui e Confessioni.

In continuità con l’esperienza già vissuta nel tempo di quaresima 2017 quando abbiamo ospitato, per una settimana, i Padri del Preziosissimo Sangue, a distanza di poco più di un anno ci ritroviamo invitati e chiamati, come comunità parrocchiale e come cristiani, a rinnovare il nostro servizio nella testimonianza dell’Amore misericordioso di Dio, ad “uscire” con gioia prestando particolare attenzione ai più bisognosi, agli emarginati, ai giovani, affinché, lavorando in sinergia con impegno e responsabilità, possiamo essere missionari che, fedeli al Vangelo, cercano il bene e la felicità dell’altro in un modello di Chiesa aperta e gioiosa, perché la gioia del Vangelo possa riempire il cuore e la vita intera di coloro che incontrano Gesù.

In una società difficile in cui si corre spesso il rischio di cadere in una tristezza individualista, la Chiesa, nel gruppo e nel singolo cristiano, è infatti chiamata ad essere come una madre dal cuore aperto; non sempre sarà facile: delle volte, forse, bisognerà rallentare il passo, guardare negli occhi, ascoltare e accompagnare chi è rimasto a bordo della strada, ma in questo senso, ancor di più, tutti noi siamo esortati ad essere “sale della terra e luce del mondo”, siamo invitati ad uscire da noi stessi, a gettare le reti intorno a noi affinché ogni uomo incontri la persona di Gesù che tutto rinnova. Dice il papa: “I cristiani ricevono una missione verso tutti gli uomini: con la fede e con la carità devono illuminare e riscaldare l’umanità; devono diventare missionari ed essere un vangelo vivente, portando sapore nei diversi ambienti. Se il cristiano perde sapore e spegne la sua luce, la sua vita non ha più senso, è un cristiano soltanto di nome. Il cristiano, con la luce che emana e che deve portare a tutti, rende bella e luminosa la Chiesa di Dio” (Omelia 7-2-2014).

Consapevoli che il Signore opera con noi, conferma le nostre opere e che Egli ci accompagna in questa missione, ci prepariamo a viverla in pienezza, gioia, sinergia e condivisione.

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