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Ero forestiero e mi avete ospitato


Con la formazione del nuovo governo, si è ripresentato l'annoso dibattito sulla presenza dei migranti e del loro approdo quasi giornaliero sulle nostre coste. L'intera campagna elettorale è stata improntata su questo tema dal leader della Lega e, avallata dal Movimento 5 Stelle, è entrato a far parte del c.d. “Governo del Cambiamento". Pochi giorni dopo l’insediamento dell’esecutivo si presenta, la questione della nave Aquarius, della O.N.G. - SOS Mediterranee. Il Ministro dell’Interno, nonchè vice premier, Matteo Salvini, ha precluso l'attracco della nave in qualsiasi porto italiano. Si è sviluppato quindi uno scontro politico e diplomatico tra l’Italia e Malta, con le istituzioni Europee e con Germania, Francia e Spagna. A bordo della nave vi erano 629 persone, donne incinte, bambini e persone con problemi di salute. Il neo governo socialista spagnolo ha dato parere positivo affinché, la nave, attraccasse a Valencia. Un tira e molla che è durato giorni, fino a quando, nonostante le avversioni anche del tempo, la nave è giunta nella suddetta città.La questione, però, parte da lontano. Sono ormai decenni che imbarcazioni (carrette del mare, gommoni, pescherecci, barche a vela, …) dalle coste del Nord Africa e dal Medio Oriente attraversano il Mare Nostrum in cerca di approdo nelle coste del Sud Europa (Grecia e Italia particolarmente), mietendo anche vittime per affogamento: migliaia di uomini, donne, bambini, che hanno trovato la loro tomba nel nostro mare. Le migrazioni avvengono anche oltrepassando i confini naturali e sono di diverso tipo. Ci sono fughe da nazioni in guerra come Siria, Afghanistan, Sud Sudan, Eritrea, Etiopia, Somalia; ci sono casi di disperazione provocate da fame, indigenza, da questioni interne, dalla "semplice" ricerca di lavoro, che spesso consiste in mansioni sottovalutate dagli italiani stessi e che a volte sono al limite dello sfruttamento.Molti giovani, fuggono perché bisognosi di quella libertà di espressione socio-politica che nel loro Paese non trovano: i cosiddetti rifugiati politici. Queste migrazioni hanno ingrossato le fila delle organizzazioni malavitose - "nuovi negrieri" - che intercettando i migranti, dopo un periodo di detenzione e di sfruttamento, estorcono denaro per la libertà.La Tv provoca delle reazioni sulla presenza dello straniero nelle nostre città. L'uso sopravvalutato dei social network ha provocato di fatto una fitta rete in cui si incita all'odio razziale: il mandare in onda immagini, video, articoli fake, danno la già presenti nella nostra Nazione.

Non è una bella cosa, ancora oggi, indicare una persona per quello che non è. Le accuse dal fronte "popolare" sono diverse, ma quelle più forti sono: "ci tolgono il lavoro", "non c'è lavoro per noi, figurarsi per loro", "portano delinquenza", "malattie"...

Un dibattito che proviene - si direbbe - "dalla pancia" di quei cittadini disperati che ogni giorno combattono la "tragedia" della vita, cioè quello di portare un pezzo di pane a tavola. Sembrerebbe una sorta di guerra tra poveri! Ma il dibattito è divenuto ideologia.

Questo atteggiamento, per assurdo, potremmo definirlo: Xenofobia (= paura dello straniero). La paura dello straniero allora è il timore verso qualcuno che è diverso da noi.

Anche noi italiani, abbiamo vissuto il fenomeno della migrazione e, con essa, i pregiudizi che ne sono derivati: "bassi, pidocchiosi, luridi, mafiosi".

E' vero, la nostra gente ha contribuito allo sviluppo di quelle nazioni che li ha ospitati, contemporaneamente però è stata esportata quella "montagna di merda" (cit.) che è la mafia. Un’analisi dettagliata del fenomeno migrazione non è facile produrla né coglierne le cause remote. L'uomo da sempre, dalla cacciata dall'Eden, possiamo definirlo Homo Viator ossia l'uomo pellegrino. Tutti siamo stranieri - lo dice anche la Bibbia - poiché "la Patria è altrove".

La questione ci tocca, non vuole scuotere per nessuna ragione nessun animo pro o contro, ma serve veramente, da credenti e non, a riflettere ed entrare in un modo forte al nocciolo del Vangelo di Cristo: "Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi [...] In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"(Mt 25), senza distinzione di sesso, colore, età e provenienza.

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