La mia esperienza al Grest
Con una lettura un po’ approssimativa possiamo dire che il Grest è un luogo di incontro, dove bambini di ogni età e personalità trascorrono le torride giornate estive seguiti da un équipe di altrettanti giovani ragazzi - animatori.
Tuttavia credo sia un po’ superficiale e riduttivo limitare a ciò quest’esperienza.
Nonostante la mia scarsa preparazione da animatore sono fermamente convinto che aldilà dei giochi e delle numero se attività ricreative, il Grest permette la crescita personale di ogni singolo “grestino”che attraverso lo svago acquisisce e consolida valori quali quelli del sacrificio, dell’ amicizia e, alle volte, della sconfitta.
Inoltre il lavoro di noi animatori non è soltanto a senso unico, noi infatti non doniamo soltanto affetto, tempo e pazienza, ma al tempo stesso, riceviamo l’amore e l’ammirazione di moltissimi bambini che vedono in noi i modelli da imitare e superare. Da semplici bambini rompiscatole ed animatori un po’ noiosi, giorno dopo giorno, gioco dopo gioco, quasi senza accorgersene, le quattro squadre, che quest’anno sono state degli ortolani, dei pittori, degli esploratori e dei registi, fra loro in competizione, diventano parte di unico grande nucleo familiare al cui centro vi è la voglia di divertirsi e di trascorrere un’ estate indimenticabile. Ad un certo punto noi animatori che, sin dall’inizio abbiamo voluto apparire forti e tenaci, diventiamo una cosa sola con i bambini della nostra squadra, ridendo con loro nei momenti di scherzo, lottando con loro nei momenti di sfida e soffrendo con loro nei momenti di sconfitta. Nonostante l’impegno, noi animatori non riusciamo sempre ad adempiere ai nostri incarichi, infatti pur essendo chiamati a ricoprire, nel nostro piccolo, il ruolo di “educatori” è importante ricordare che siamo sempre esseri imperfetti ed in quanto tali capaci di sbagliare: qualcuno infatti eccede in bontà, qualche altro semplicemente in ilarità, alcuni eccessivamente attaccati ai giochi ed altri invece semplicemente indifferenti; tuttavia, nonostante le differenze ognuno di noi è accumunato dalla stessa volontà di raggiungere la vittoria. Tirando le somme credo che sia un’ esperienza meravigliosa non tanto per quello che si è fatto, ma per i legami che si sono venuti ad instaurare. Personalmente credo di non essere stato sempre all’altezza nei miei compiti, tuttavia sono felice di essere ricordato positivamente da molti bambini e di essere riuscito ad esprimere la parte migliore di me. Quest’esperienza che ormai è giunta al termine la porterò per sempre con me, vivendola negli occhi e ricordandola nel cuore.