Il Ministero pubblico di Gesù Un nuovo inizio nel Vangelo
Il ministero pubblico di Gesù ha inizio con il suo battesimo, l'immersione tra la sua gente, in fila con i peccatori ne condivide la creaturalità, il limite e la morte di cui il battesimo è segno. E' il gesto d'amore più grande di colui che, pur non conoscendo peccato, si è fatto per noi maledizione e peccato (2 Cor 5, 21). Dopo il battesimo, che richiama il passaggio di Israele del Mar Rosso, Gesù, condotto dallo Spirito, si inoltra nel deserto; ma, mentre il popolo di Israele fallisce la prova e muore, egli la supera definitivamente attraversando il Giordano e aprendo per sempre l'ingresso alla terra promessa: il Regno di Dio.
Se il battesimo è l'opzione fondamentale del Messia di essere solidale con tutti gli uomini, le tentazioni, tessuto della vita quotidiana di ogni credente, “rappresentano i costi di questa scelta, sotto forma di una lotta contro la scelta contraria” (cit.), un combattimento spirituale contro la ricerca del potere, di ogni potere, anche di quello che riteniamo essere a fin di bene. Dopo aver vinto "ogni tipo di tentazione", Gesù inaugura ufficialmente l'Anno Sabbatico in cui si vive la misericordia e la tenerezza di Dio, la paternità del Padre verso i figli e la fraternità dei figli fra di loro. E' il progetto di vita che Dio ha preparato fin dalla fondazione del mondo, la promessa seminata e coltivata, e che adesso è cresciuta diventando un grande albero pronto a far frutti. E' il sogno d'amore che giunge a compimento: in un tempo e un luogo ben precisi Dio, in Gesù, irrompe nella nostra storia e abbatte il muro che faceva da velo alla piena visione del suo Volto. Da quella breccia aperta entra la Luce Vera, quella che illumina il cuore di coloro che lo attendono e lo cercano con cuore sincero. Luca vuole prendere l'uomo, ogni uomo, e condurlo per mano a quella breccia che è la vita di Gesù. Nazareth.