La preghiera Anima della vita
Più che ogni altro evangelista, Luca ha posto la preghiera al centro del suo Vangelo, dalla prima pagina fino all'ultima, preghiera che è divenuta parte quotidiana della Liturgia della Chiesa: il Benedictus (1, 67-79), il Magnificat(1, 46-55) e il Nunc dimittis (2, 29-32). Nei sinottici le parole del Vangelo sulla preghiera sono rare, essenziali e concrete.
Nessuna vuota retorica, nessuna ostentazione, nessuna compiacenza; solo emerge la sottolineatura delle esigenze di una preghiera autentica.
Soltanto nel Vangelo di Luca sono presenti dati propri che attestano un particolare interesse per la preghiera, dove l'evangelista attribuisce all'esempio di Gesù che prega maggiore importanza rispetto ai testi di Matteo e Marco.
“Ci troviamo perciò di fronte ad una interpretazione originale della preghiera di Gesù, come attesta il numero dei brani che la menzionano o che la esplicitano” (cit.).
Per Luca la preghiera è la realtà attraverso la quale possiamo comprendere Gesù, il modo per divenire sempre più conformi a Lui, intrecciando così un profondo rapporto con il Padre. Come già detto, sono sette le situazioni in cui troviamo Gesù in preghiera: al battesimo; dopo la pesca miracolosa; prima di scegliere gli apostoli; prima della confessione di fede di Pietro; durante la trasfigurazione; quando i discepoli gli domandano di insegnare loro a pregare; nell'orto degli ulivi.
Sono tre i brani che riportano alcune parole di Gesù in preghiera: l'inno di esultanza; durante la sua agonia; la sua morte in croce. La preghiera di Gesù, in definitiva, è presentata da Luca come una vera e propria catechesi. Presentando Gesù in situazioni analoghe a quelle che i discepoli avrebbero vissuto, l'evangelista ci mostra come il Maestro per primo le ha affrontate pregando: nell'abbandono fiducioso, nello Spirito Santo, in totale obbedienza alla volontà del Padre. In conclusione la preghiera di Gesù apre a noi una visione profonda sull'intimità della vita trinitaria "ad intra" e "ad extra". La preghiera, allora, è il luogo privilegiato in cui Gesù vive il mistero della sua persona e della sua missione, il respiro vitale dell'anima che ci permette di penetrare in esso con umile e grata meraviglia di essere figli nel Figlio, per opera dello Spirito Santo, viventi per grazia della stessa vita del Padre.