Una vacanza “nuova” A Spello
È risaputo che se vuoi proprio rilassarti dallo stress della quotidianità non è sufficiente solo prendere un periodo ferie dal lavoro. È necessario evadere, “staccando la spina” con ciò che ci circonda. È quello che questa estate abbiamo deciso di fare mia moglie ed io. In verità già da tempo, anche prima del matrimonio, Tania mi proponeva di passare una settimana in un paesino dell’Umbria, Spello, nel quale si trova la comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo che accoglie sempre numerosi fedeli che desiderano condividere la loro vita, e dove lei già era stata tanti anni fa con un gruppo di giovani dell’Oratorio Salesiano. Questa sua proposta non mi aveva mai allettato più di tanto, però per accontentarla, dopo tanta insistenza, ho accettato.
Ad accoglierci alla piccola stazione ferroviaria di Spello, Gabriele, un Piccolo Fratello della Comunità che, con la sua Panda datata, tra pere, albicocche e prugne appena raccolte ci ha condotti all’Eremo di San Girolamo. Qui è iniziata per noi una vacanza che mi piace definire “nuova”. Natura, lavoro, preghiera e condivisione, questi gli elementi che scandivano le nostre giornate. I Fratelli Gabriele e Franco con Padre Ivo, sulle orme di Fratel Carlo Carretto - che ha dedicato buona parte della sua vita a questi luoghi - ci hanno guidato in un percorso quotidiano in cui la preghiera accompagnava le varie fasi di una giornata semplice a stretto contatto con una natura ancora benigna verso l’uomo che ne ha cura e la rispetta.
Dopo il lavoro in campagna del mattino e il pranzo, l’adorazione eucaristica e il silenzio, interrotto dalla riunione di tutti i fedeli. Sul piazzale davanti ad un secolare albero d’ulivo, con i Fratelli si commentava la parola del Vangelo del giorno accompagnata da riflessioni personali. Momento che vivevo quotidianamente in maniera molto intensa e che mi faceva spesso capire la pochezza di ciò che ci circonda di fronte alla ricchezza della preghiera.
L’alba sul monte Subasio è stata piena di commozione, padre Ivo ha celebrato Messa ai primi chiarori, dando inizio al giorno del deserto, i cui compagni sono stati - oltre la preghiera - il silenzio e la riflessione. Atra fortuna, l’aver condiviso la settimana con persone che ci hanno regalato e insegnato veramente tanto. Mi piace ricordare Carla una suora laica di 85 anni con una vitalità e una forza interiore che solo il mettersi al seguito di Gesù può dare. Mi ha veramente arricchito!