Gesù è tentato
Per una migliore comprensione delle tentazioni è fondamentale tenere presente il legame stretto che esse hanno con il Battesimo di Gesù. Egli viene investito dalla voce del Padre della sua missione, ma prima di iniziare la sua attività è chiamato a scegliere il modo con cui portarla avanti, compiendo la scelta di essere Figlio di Dio nella totale solidarietà con i peccatori. Si profila così uno scontro tra due vie di salvezza: la sua, che porta ad essere solidali con gli uomini nell'amore e nella condivisione, e quella diabolica, che è egoismo, divisione e desiderio di dominio, che conduce alla morte. Le tentazioni sono un anticipo delle proposte contrarie al suo modo di essere Messia, che Gesù respingerà con forza nel corso di tutta la sua vita. Esse infatti non sono solo un incidente iniziale, quasi un biglietto da pagare per il suo ingresso nel mondo, sono invece la lotta che Gesù dovrà affrontare tutta la vita, nella fatica di vivere il proprio limite da Figlio e fratello e non da padrone.
L'azione di satana infatti verrà incarnata, all'esterno dagli scribi e dai farisei, all'interno dai suoi discepoli, come Pietro, l'unico che Gesù chiama "satana". Le tre proposte fatte dal divisore sono quelle rivolte anche ad ognuno di noi, e che “ogni uomo di potere di questo mondo conosce, accetta volentieri e pratica largamente“ (cit.). Nelle tentazioni è presentato, in modo articolato, quello che è il peccato di Adamo, che è lo stesso di Israele, della Chiesa e di ognuno di noi: il peccato dell'idolatria del potere - politico, economico e religioso - al quale Dio risponde con il servizio e la donazione di sé nell'amore e nell'umiltà. Annunciando il Regno, Gesù non parlerà di ricchezza ma di condivisione, non di potere e di dominio ma di servizio, non di prestigio ma di uguaglianza. “Vattene satana !” è il grido di Gesù a colui che vuole dividerlo dal progetto d'amore del Padre, prospettandogli un modo differente di essere Figlio di Dio. Non è possibile proclamare il Regno dei Cieli attraverso le categorie sataniche della ricchezza, del prestigio e del dominio sugli altri, fare questo significherebbe tradire il disegno di Dio.
