Il settore agricolo Opportunità per i giovani del comprensorio
L'immagine dell'agricoltura tradizionale nel nostro comprensorio che va dalla Piana di Milazzo a Terme Vigliatore ed abbraccia una serie di comuni della fascia collinare dei Peloritani è sostanzialmente negativa per la presenza di molte criticità.
Le difficoltà dell'agricoltura di sussistenza sono l'abbandono delle coltivazioni con collegate le problematiche del dissesto idrogeologico, un’eccessiva frammentazione della proprietà, un’elevata età dei produttori agricoli con un basso grado di istruzione e la difficoltà di commercializzare i prodotti solo per citare i principali vincoli che frenano lo sviluppo del settore.
Accanto a questo tipo di agricoltura nel nostro comprensorio è sviluppata un'agricoltura moderna e competitiva dalla quale è possibile trarre dei redditi abbastanza interessanti soprattutto nel comparto del florovivaismo ed in parte nel comparto della viticoltura di qualità nella zona collinare dove insiste il DOC Mamertino.
Il florovivaismo riguarda diversi tipi di coltivazioni sia in serra che in pieno campo e nel nostro comprensorio si caratterizza principalmente per la produzione di oleandro, mimosa, buganvillea, leptospermum, agrumi ed olivo ornamentale. In tale areale è anche presente una realtà piuttosto affermata di vivaismo viticolo.
Diverse aziende riescono, nonostante la storica difficoltà ad associarsi e collaborare tipica delle nostre zone, a commercializzare la produzione di piante ornamentali all'estero prevalentemente nei mercati europei riuscendo ad essere molto competitive. La figura dell'imprenditore agricolo richiesta per poter realizzare tali produzioni è di tipo moderno con elevata professionalità e con conoscenze non solo riguardo la tecnica agricola, ma anche la commercializzazione e le lingue. I giovani imprenditori che oggi conducono queste aziende associano le conoscenze tradizionali ad un'elevata specializzazione professionale acquisita con studi specialistici.
Oggi assistiamo al fenomeno dell'emigrazione dei nostri giovani che già nella scelta della facoltà universitaria preferiscono andare a studiare fuori regione con elevati costi per le famiglie. A questi giovani va detto che l’attività agricola moderna come sopra descritta può essere un’opportunità e vi è la possibilità di accedere ai contributi comunitari in favore dell'imprenditoria giovanile abbastanza interessanti.
Il contributo comunitario per un giovane al di sotto dei 40 anni che intenda insediarsi in agricoltura come imprenditore agricolo è di 40.000 euro a fondo perduto più un contributo fino al 70% su un progetto di miglioramento fondiario fino a 250.000 euro. Il miglioramento fondiario che si può proporre riguarda sia le coltivazioni agricole, sia arboree che orticole, che quelle zootecniche, ma può risultare interessante anche la proposizione di progetti che riguardano la diversificazione in agricoltura come ad esempio l'attività agrituristica.
Al giovane che vuole insediarsi in agricoltura viene richiesto oltre a tutta una serie di adempimenti amministrativi che sono sostanzialmente gli stessi di una qualsiasi attività commerciale, una formazione specialistica adeguata per poter condurre in maniera idonea una moderna azienda agricola. La formazione come capo azienda può essere acquisita entro tre anni dalla concessione del contributo e si ritiene acquisita con titoli di studio nelle discipline agricole o con la frequenza di corsi per capo azienda in agricoltura.
Alla luce di quanto sopra si può concludere che per giovani volenterosi e disponibili a formarsi le prospettive di inserimento nel settore agricolo vanno valutate attentamente perché nel nostro comprensorio è possibile realizzare un'agricoltura moderna e remunerativa sicuramente competitiva con altri settori produttivi attualmente in crisi.