Settimana Santa al tempo della Pandemia
Il velo si è squarciato! Il velo delle nostre certezze, delle nostre illusioni, delle nostre vanità! E rimaniamo sballottati in questa tempesta, non vediamo l’approdo, l’oscurità ci avvolge e non vediamo luce…
Abbiamo paura! Dio, dove sei? Perché? Vera Settimana Santa di silenzio, di Assenza, di dolore…Dai capezzali dei morenti e dalle corsie degli ospedali si alza un grido: “Mio Dio, mio Dio! Perché mi hai abbandonato?” Niente più grida gioiose di bambini che giocano né risate libere di adolescenti pieni di sogni. Tutto è avvolto da un velo di tristezza.
Nel silenzio e nella solitudine di questa pandemia comprenderemo meglio il senso profondo del Mistero della Passione e della Resurrezione. Nel silenzio Dio parla, anche ad un’umanità che non vi era più abituata, immersa com’era nel rumore delle città e in una vita frenetica.
Noi saremo la folla che accompagna il Crocifisso verso il Calvario; saremo Simone, che aiuta a sorreggere la croce; saremo i soldati che inchiodano Gesù; saremo il ladrone che sulla croce si affida a Lui; saremo Giuseppe di Arimatea, Maria ai piedi della croce, gli apostoli. Ora come allora sono tante le domande senza risposta, troppe per un’umanità che aveva la presunzione di avere soluzioni per tutto. Di fronte al dolore e alla morte riscopriamo la nostra debolezza; nel silenzio e nell’isolamento la voce della nostra umanità; nella sofferenza la solidarietà; nell’Assenza di Cristo rinasce il desiderio di Lui. Bisogna attraversare tanto dolore per cambiare rotta?
Sì, questa è vera Pasqua di Passione e certamente, alla fine, ci attende una luminosa Pasqua di Resurrezione! Buon cammino!