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A Roma per il Giubileo dei catechisti

Dal 26 al 28 settembre si è svolto a Roma il Giubileo dei catechisti. Tanti gli appuntamenti: il pellegrinaggio alla Porta Santa, la Veglia di preghiera nella Basilica di S. Pietro, l’udienza giubilare con Papa Leone XIV, le catechesi nelle diverse lingue nelle Chiese giubilari e a conclusione la Santa Messa di domenica 28 in Piazza S. Pietro con l’istituzione da parte del Pontefice di 39 nuovi catechisti provenienti da ogni parte del mondo.

Siamo partite col cuore pieno di gioia e col desiderio di esserci, come segno della presenza dei catechisti della nostra Comunità di Santa Maria Assunta di Barcellona Pozzo di Gotto. Sabato 27 settembre, in serata ci siamo ritrovate in Piazza S. Pietro per partecipare alla Veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Rino Fisichella che si è aperta con le note dell’inno giubilare “Pellegrini di speranza” ed è proseguita con la memoria del Battesimo. La Liturgia della Parola è stata incentrata sul brano biblico dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-33a) intervallata da canti e testimonianze di catechisti che hanno condiviso storie di servizio nelle Comunità di appartenenza e, da pause di silenzio adorante, alla Presenza del Santissimo Sacramento. Guardando all’esempio dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù allo spezzare del pane, e poi avvertirono l’esigenza di tornare a Gerusalemme e annunciare la sua resurrezione, l’incoraggiamento conclusivo dell’arcivescovo ad essere testimoni di una speranza più grande che ci mostra il futuro da costruire, con la consapevolezza che non siamo mai soli ma sostenuti da una più grande comunità, la Chiesa.

La domenica in Piazza S. Pietro, nella Celebrazione Eucaristica presieduta da Papa Leone XIV ci siamo ritrovate con il gruppo dei catechisti della Diocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela, accompagnati dal direttore don Francesco Cucinotta e da suor Cettina Talarico, e con una moltitudine di altri catechisti provenienti da ogni parte del mondo, per ringraziare per la propria vocazione e rinnovare il proprio impegno nell’annuncio del Vangelo. Prima dell’omelia il Santo Padre ha consegnato il mandato a 39 candidati al Ministero di Catechista e ciascuno di loro ha risposto con “Eccomi!” alla chiamata per nome e ricevendo in dono il Crocifisso, segno della missione, della Verità e della Carità di Cristo.

Nell’omelia il Pontefice ha sottolineato l’importanza dell’annuncio di una Verità che salva: “Voi catechisti siete quei discepoli scelti da Gesù che, ne diventano testimoni: il nome del Ministero che svolgete viene dal verbo greco “katéchein” che significa istruire a viva voce, far risuonare. Ciò vuol dire che il catechista è persona di parola, una parola che pronuncia con la propria vita”. Il Papa ci ha invitati a ricercare (in questo tempo non facile) nuovi linguaggi e nuove modalità per continuare a proclamare la Verità, quella Verità che dà senso alla vita e riempie il cuore di gioia: Gesù Cristo!

Ed è proprio questo che ritornando nella nostra Comunità porteremo nel cuore e doneremo a tutti coloro che incontreremo facendo nostra la raccomandazione del Papa: i catechisti insegnano, cioè lasciano un segno interiore, quando educano alla fede, non danno un ammaestramento, ma, pongono nel cuore la Parola di vita affinché porti frutti di vita buona.

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Di Silvana Mazzeo e Linda Conti, catechiste

 
 
 

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Creato da Filippo Maniscalco

Gestito Antonino Cicero

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