top of page

Amare è servire

Partecipazione, Missione sono parole chiavi che ci sono state consegnate all’apertura del Sinodo da Papa Francesco, con il desiderio di tornare all’essenziale della fede sul modello di Gesù che si mette in cammino, incontrando tutti gli uomini, e le donne, per ripartire come popolo di Dio radunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, sostenuti dalla Parola ascoltata, meditata e interiorizzata.   Ogni battezzato ha un posto e un compito da svolgere nella chiesa e nella società. Ognuno si senta chiamato ad impegnarsi generosamente all’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della carità, a rafforzare il legame nella solidarietà per promuovere condizioni di vita più giuste e fraterne. Nella nostra comunità vantiamo la presenza di diverse figure di ministri ordinati e vari ministeri di fatto, tra cui i Ministri Straordinari della Comunione, di cui io faccio parte. Chi è il Ministro Straordinario della Comunione? Che servizio offre alla comunità? Posando la mia attenzione sul vangelo di Luca 10, 38-42, il brano di Marta e Maria, rifletto molto su queste due figure le quali non si contrappongono ma si completano a vicenda. Entrambe sono accoglienti.  A Maria, che si pone in atteggiamento di silenzio e ascolto, espressione tipica di chi apre il proprio cuore prima del servizio, si contrappone Marta la quale dà la priorità al servizio prima di ascoltare.  Il Ministro Straordinario della Comunione dovrebbe possedere entrambe le qualità, dell’ascolto prima e del servizio dopo. Un buon ascolto è già servizio della persona. Per fare ciò occorre concedere tempo, sedersi, accogliere, ascoltare, consolare, affinché l’altro si senta amato in maniera gratuita, senza aspettarsi il contraccambio.

di Franca Granata


 

Comments


bottom of page