Antonio Franco (1585 - 1626) prelato luciese - Fama dí santità
Un’inedita testimonianza sul beato Antonio Franco ci è fornita, in ambiente francescano, da padre Giuseppe Antonio, guardiano del convento messinese di S. Maria di Gesù Superiore, che nel 1680, su mandato del ministro provinciale, redasse una cronaca sui conventi dell’Osservanza in Valdemone, annotando i religiosi e le terziarie che si erano distinti per esemplarità di vita. Passando alla descrizione del convento luciese di S. Maria di Gesù, fondato nel XVI secolo (l’attuale parrocchia del S. Cuore), il cronista annovera, tra gli altri, il frate laico Battista Mancuso, uomo dedito alla preghiera, alle veglie e alla disciplina. Da professo il religioso operò diversi segni prodigiosi: sanò molti ammalati oppressi da varie infermità, moltiplicò il pane per i frati in tempo di carestia e, avendo patito terribili vessazioni diaboliche, fu consolato dall’apparizione della Vergine Maria. Morì nel 1621 e venne seppellito a destra dell’altare maggiore. Testimone del suo transito fu proprio monsignor Antonio Franco, del quale il cronista scrive: quae visa est ferri in coelum, angelicis associata triumphis, ab illustrissimo atque optimo antistite domino Antonio de Franco, civitatis eiusdem abbati, viro utique contemplationi dedito atquesanctis exornato virtutibus, (l’anima di fra Battista) fu vista condotta in paradiso, associata ai trionfi degli angeli, dall’illustrissimo e ottimo prelato don Antonio Franco, abate della stessa città, uomo totalmente dedito alla contemplazione e ornato di sante virtù.
Pastore zelante ed evangelizzatore instancabile, il prelato luciese fu sempre attento alle necessità dei suoi fedeli, in vita e dopo morte, come ci riferisce ancora l’estensore della cronaca passando a descrivere il Terz’Ordine cittadino. Fra le terziarie esemplari, sorella Caterina Trifirò si distinse per spirito di pazienza e somma povertà. La donna sopportò eroicamente le molteplici sofferenze che l’afflissero, uniformandosi alla passione del Signore. Condusse in solitudine una vita spirituale, elargendo con liberalità ai poveri le elemosine raccolte. Demonum saepe visitata verberibus, venerandi Antonii de Francho, sui presulis et patris in Christo apparitione, consolatur, oppressa spesso da vessazioni diaboliche, fu consolata dall’apparizione del venerabile Antonio Franco, suo presule e padre in Cristo.
Queste pur concise testimonianze comprovano la fama di santità del beato Antonio Franco, un pastore contemplativo, totalmente dedito alla cura delle anime e alla carità verso i sofferenti e gli indigenti.
di Mario Barresi
コメント