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Carlo: un giovane “santo”

Carlo Acutis: un nome, un volto, un giovane del nostro tempo; un ragazzo come molti altri… quindici anni, tanta voglia di vivere, tantissima gioia nel cuore. Ecco chi è il giovane millennial di cui abbiamo parecchio sentito parlare in questi ultimi giorni. Nasce il 03/05/1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano. Carlo è un normalissimo giovane che va a scuola, frequenta la parrocchia, ama lo sport, i computer, e ha molti amici. Un semplice ragazzo come molti altri. “Semplice”, ecco la parola adatta per descrivere Carlo. Se da quando è morto, nel 2006, a causa di una leucemia fulminante, ne sentiamo parlare, è proprio grazie alla sua straordinaria semplicità. Una semplicità che profuma di “vangelo”, che riesce a convertire i cuori… una semplicità con la mano protesa verso l’Altro. Questo giovane ha saputo testimoniare il suo essere cristiano nella sobrietà. Sappiamo infatti che spesso si recava presso la stazione della città in cui viveva, per portare delle coperte, un pasto caldo o, semplicemente, un po’ di compagnia a chi, purtroppo, era costretto a vivere lì, per terra, su quei “letti di fortuna” fatti di cartone. Carlo, con la sua vita spesa per gli altri, ha testimoniato quel Gesù che tanto amava.

Adesso Carlo per la Chiesa è Beato! Beato perché ha vissuto pienamente la sua vita; beato perché ha saputo profumare del buon profumo di Cristo; beato perché, con la sua semplicità, è riuscito ad essere un modello per molti giovani. Beato perché, con la sua fede, ci ha fatto comprendere cosa significhi essere “piccoli strumenti nelle mani di Dio”.> di Louis Manuguerra

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