Cosa c’entra il Vangelo?
Perché ogni volta che Papa Francesco parla di Vangelo si scatena subito un putiferio dentro e fuori la Chiesa? Chi sono coloro che gli hanno dichiarato guerra anche con ingiunzioni e minacce? Chi e in nome di cosa queste persone avversano un uomo così tanto amato da uomini e donne di ogni credo e continente?
Nel 2015 Papa Bergoglio, da una persona intervistata su Fox News 24, è definito «l'uomo più pericoloso del mondo». Pericoloso per chi ? Certo non per la povera gente che vede in lui l'uomo della speranza. Quando nel 2013 il cardinale Bergoglio viene eletto Vescovo di Roma e questi «si propone di mettere al centro della Chiesa e del mondo il Vangelo» (A. Spadaro), non dobbiamo assolutamente meravigliarci se da subito diviene il nemico numero uno della Chiesa tradizionalista. Conosco di persona un prete che non perde occasione di attaccare Papa Francesco, anche dall'ambone durante l'omelia domenicale. Un giorno mi avvicino e lo invito a trovare qualche parola o qualche gesto del Papa che fosse contrario al Vangelo. La sua risposta mi lasciò senza parole: «E che c'entra il Vangelo?». E come lui, tanti chierici e semplici fedeli che, apertamente o nelle segrete stanze, fanno la fronda al Papa. Terribile segno dei tempi, questo, che la dice lunga sul modello di cristianesimo in cui la Chiesa si è compromessa per secoli e che ancora oggi resiste nella mentalità di tanti cattolici. Un modello di Chiesa preconciliare che si identifica con la sola gerarchia dei chierici e che garantisce a costoro grandezza, potere e benessere. Una Chiesa che ha l'obbligo di proteggere con ogni mezzo la tradizione, la dottrina cattolica, il finanziamento della sua capillare istituzione, lo splendore di chiese e palazzi vescovili, la rigida distinzione di grado tra i semplici fedeli e gli elevati alla dignità sacerdotale. Questo modello di Chiesa non è certo quello sognato e voluto dal Gesù del Vangelo, bensì quello dell'interpretazione del regime di cristianità, dove il Cristo diventa il Re dell'universo e il suo Pontefice l'arbitro di ogni potere e il rappresentante di Colui da cui ha origine ogni potere. Se siamo onesti, dobbiamo convenire che un simile Cristo è sì Re, ma di questo mondo, un imperatore che ha sottomesso i re della terra; non un salvatore, ma una mostruosa e tentacolare piovra che tutti e tutto vuole avvinghiare. Un progetto di vita, questo, che il Gesù della storia ha con forza rifiutato, prima nel deserto delle tentazioni e dopo di fronte al rappresentante dell'imperatore romano. In verità il reale obiettivo dei denigratori di Papa Francesco non è la sua persona, ma il Gesù del Vangelo. Si capisce allora perché Gesù, lo stesso Gesù che ha osato proclamare: «Beati voi poveri » (come ha tentato di fare il Concilio Vaticano II, allora osteggiato e scomunicato da una parte di Chiesa) sembra avere il volto dell'eresia. «Gesù eretico a casa sua!» (cit.) Proprio di fronte ad un modello di Chiesa come questo possiamo davvero e seriamente domandarci: «Che cosa c'entra il Vangelo?».
di Santino Coppolino
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