Donne nella Chiesa
Il Cristianesimo ha indubbiamente contribuito al miglioramento della con- dizione femminile ma ha al tempo stesso condizionato la vita delle donne giustificando con differenti modalità e motivazioni il loro ruolo subalterno. Sono sempre più numerose le teologhe appartenenti a Confessioni diverse che sostengono e cercano di diffondere una lettura dei Testi Sacri evidenziando il messaggio di uguaglianza in questi con- tenuto e a lungo negato da una certa cultura patriarcale, rivendicando un maggior protagonismo all’interno delle comunità religiose e delle gerarchie ecclesiastiche, non solo di tipo sacra- mentale (sacerdozio e diaconato) ma anche nel governo vero e proprio degli uffici della Chiesa. È innegabile che nella storia un numero significativo di donne ha esercitato la sua influenza sulla vita della Chiesa: discepole con- temporanee di Gesù, sante, teologhe, dottore della Chiesa, badesse, suore, mistiche, fondatrici di Istituti, sovrane e martiri. Il generoso apporto fin da subito dato dal “genio femminile” alla veloce diffusione del messaggio di Gesù nelle terre dell’Impero romano anche nelle vesti di apostole e guide di chiese domestiche è documentato da Celso e altri critici del Cristianesimo che ci hanno dato importanti informazioni sul loro modo di evangelizzare da persona a persona; donne che hanno raggiunto
altre donne, bambini, liberti, schiavi. Spinte dalla loro fede attuarono innovazioni significative tra cui la decisione di scegliere la vita verginale abbattendo una delle principali regole del patriarcato qual era l’obbligo di contrarre matrimonio; vedove e vergini cristiane che attraverso l’evangelizzazione capillare educarono e battezzarono dando un notevole contributo alla trasformazione della società da pagana in cristiana. Si possono già coglie- re elementi di vita consacrata negli Atti degli apostoli con le quattro figlie profetesse di Filippo (At 21,9) e le comunità di vedove dell’Asia Minore che oltre a salvare orfani e vedove povere profetizzavano nei primi raduni della Chiesa primitiva (1Cor 11). Anche le sette lettere indiscusse di Paolo che sono i primi manoscritti cristiani che abbiamo, costituiscono una forte prova storica dell'influenza femminile nelle chiese cristiane. Delle ventotto persone identificate nel capitolo 16 della lettera di Paolo ai Romani, undici sono donne: Febe, Prisca, Maria, Giunia, Trifena, Trifosa, Perside, la madre di Rufo, Giulia, la sorella di Nereo, Olimpia.
di Pina Torre
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