Gesti di speranza per le persone sole, anziane, malate

Da poco si è celebrata la XXIX Giornata Mondiale del Malato che ricorre l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes.

Gesù guarisce chinandosi. La missione della chiesa è quella lasciata da Gesù: vicinanza, tenerezza, compassione. Queste tre caratteristiche sono lo stile di Dio.

Il vangelo di Marco (1, 29-39) presenta la guarigione della suocera di Pietro, ma anche di altri malati e sofferenti che si stringono a Lui. Quella della suocera di Pietro è la prima guarigione di ordine fisico raccontata da Marco. La donna si trovava a letto con la febbre. L’atteggiamento e il gesto di Gesù sono nobili, unici: “si avvicinò e la fece alzare, prendendola per mano”. In questo semplice gesto c’è tanta dolcezza: ecco il potere risanante di Gesù.Fin dall’inizio Gesù mostra la sua predilezione per le persone sofferenti, nel corpo e nello spirito.

La malattia ha diversi volti, e non uno solo. Ha il volto di ogni malato e malata, anche di quelli che si sentono ignorati, esclusi, vittima di disuguaglianze sociali che negano loro i diritti essenziali (cfr. Enc. Fratelli Tutti n. 22, di Papa Francesco).

Gesù non ci vuole solo spettatori della sua missione ma ci coinvolge e ci invia. La comunità è parte integrante di questa missione: portare la tenerezza di Dio all’umanità sofferente è un balsamo prezioso che da sostegno e consolazione. La solidarietà fraterna, il servizio, guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, stabilendo con esso un’intima relazione. Le guarigioni operate da Gesù sono il frutto di un incontro interpersonale.

La realtà che stiamo vivendo in tutto il mondo, a causa della pandemia, fa sorgere nel cuore di ciascuno la domanda: “perché?”. Gesù risponde con un gesto: si china, ci prende per mano e ci mostra la sua vicinanza, la sua tenerezza e compassione per indicarci che non siamo soli. Anche noi dobbiamo imparare da Gesù a farci prossimi dei nostri fratelli, attingendo forza dalla preghiera.

Maria ci aiuti a lasciarci guardare da Gesù per poter essere, a nostra volta, testimoni della tenerezza risanatrice di Dio.

Franca Granata