I giovani nella vita della Chiesa
Nel corso dell'ultimo anno, insieme con altri seminaristi, ho avuto il privilegio di poter visitare diverse comunità parrocchiali, svolgendo l’attività di animazione vocazionale: momenti davvero arricchenti in cui abbiamo scherzato, pregato, giocato con moltissimi ragazzi che abitano le nostre parrocchie. Esperienza davvero bella perché ci ha permesso di incontrare numerosi giovani: quasi 3.000 ragazzi in questi ultimi mesi. Numeri che fanno un certo effetto, anche se, non per tutte le realtà parrocchiali è stato così. Abbiamo avuto modo di visitare luoghi in cui sono presenti gruppi giovanili, oratori attivi, ragazzi che si impegnano e partecipano attivamente alla vita della parrocchia; ma ci sono anche realtà in cui i ragazzi non ci sono o si tengono lontani. Sono realtà che fanno pensare.
Cosa spinge i giovani ad essere distanti dalla parrocchia? La risposta non è mai semplice e dipende da una serie di fattori che meritano di essere esplorati.
In primo luogo, viviamo in un'epoca in cui le priorità e gli interessi dei giovani sono profondamente influenzati dalla società moderna. La tecnologia, i social media e le infinite distrazioni offerte dalla vita digitale possono distogliere l'attenzione dei ragazzi dalle attività della Chiesa. La rapidità con cui le informazioni viaggiano e la costante esposizione a nuove idee e tendenze possono rendere la spiritualità e la partecipazione alla vita della comunità meno attraenti per i giovani.
In secondo luogo, è innegabile che la società contemporanea sia caratterizzata da una crescente secolarizzazione e dal declino dell'adesione religiosa. Molti giovani sono cresciuti in contesti familiari dove la pratica religiosa non era centrale o addirittura assente. Di conseguenza, possono mancare loro le basi culturali e spirituali che spingono altri a coinvolgersi attivamente nella vita della parrocchia.
Inoltre, non possiamo ignorare il ruolo dell'educazione e della catechesi nella formazione della fede dei giovani. In molte comunità, la formazione è carente o poco coinvolgente e i ragazzi hanno una conoscenza superficiale della loro fede e quindi anche una scarsa motivazione a partecipare alle attività parrocchiali. Bisogna anche saper attrarre e, spesso, non ci riusciamo.
Tuttavia, non tutto è perduto. È però fondamentale che le parrocchie e le comunità ecclesiali adottino approcci creativi e inclusivi per coinvolgere i giovani. Dovremmo essere disposti a uscire dalle nostre zone di comfort e adattare le nostre pratiche pastorali alle esigenze e agli interessi della nuova generazione. Questo potrebbe significare offrire nuovi tipi di incontri giovanili, utilizzare i social media in modo creativo per comunicare la fede, o coinvolgere i giovani nella pianificazione e nell'organizzazione delle attività parrocchiali.
Inoltre, dobbiamo riconoscere l'importanza del testimoniare la fede attraverso la nostra vita quotidiana. I giovani sono spesso attratti da modelli di autenticità e coerenza, e ciò che vedono nei membri adulti della comunità può avere un impatto significativo sul loro desiderio di partecipare attivamente alla vita della comunità cristiana.
La lontananza dei giovani dalla vita della parrocchia è un problema complesso che richiede una risposta altrettanto articolata. È un invito per le nostre comunità a rinnovare il loro impegno nell'evangelizzazione dei giovani e a offrire loro un'accoglienza calorosa e autentica. Solo così possiamo sperare di vedere un rinnovato fervore giovanile nella nostra Chiesa, guidato dalla grazia di Dio. Dopotutto dobbiamo testimoniare Cristo: il giovane tra i giovani!
di Louis Manuguerra
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