Il primo giorno della settimana, eravamo riuniti a spezzare il pane
Era appena stata celebrata la festa degli Azzimi, la Pasqua, e Paolo salpato da Filippi giunge a Troade. Si ritrova con la piccola comunità per “spezzare il pane” (l’Eucaristia), “il primo giorno della settimana” (la domenica), vera Pasqua settimanale per i cristiani, fin dalle origini (Atti degli apostoli, 20, 7). L’incontro notturno si protrae, tanti lumi rischiarano la sala, Paolo parla a lungo, un ragazzo, Eutico, cade dall’alto della sua postazione sopraffatto dal sonno, precipita, muore. Accorre Paolo, lo avvolge con il suo abbraccio, lo restituisce alla vita, poi “spezza il pane”, ed il ragazzo ora gli viene condotto vivo.
La presenza di Eutico a quell’assemblea notturna, seppure un pò in disparte, richiama alla mia memoria la nostra assemblea domenicale, già da troppo tempo, quasi deserta di fanciulli, di ragazzi, di giovani. Un pò tutti siamo chiamati a cercarli, ora che sono isolati, chiusi nella loro solitudine, consegnati ad una comunicazione pressoché solo virtuale, spenti nel loro desiderio di abbracci, negati ad una pienezza di vita. Il Pane che noi spezziamo ogni domenica, giorno del Signore, è sorgente di vita: che possiamo essere consolati dalla gioiosa nuova presenza di ragazzi, i cui nomi, volti, sono scolpiti nel nostro cuore, resi vivi dal nostro amorevole, paziente, e costante abbraccio!
Buona Pasqua!
Mons. Santo Colosi
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