
Il vescovo alla sua chiesa LETTERA PASTORALE 2025/26 Eucaristia, Maria, orientamenti
- taborsettepuntozer

- 26 ott
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Nella Cattedrale di Messina, gremita di fedeli e sacerdoti, in un clima di profonda partecipazione, il 10 ottobre, l’arcivescovo Mons. Giovanni Accolla ha presentato la sua Lettera indirizzata alla Diocesi di Messina Lipari e Santa Lucia del Mela. Il documento, intenso e ricco di significato, nasce dal desiderio di offrire un segno di speranza in un tempo segnato da prove e cambiamenti. Dopo anni difficili vissuti a livello sociale e spirituale, il Vescovo invita a guardare la vita con fiducia, riscoprendo nel mistero dell’Eucaristia il centro vivo della fede e la forza che genera speranza nelle comunità. Sin dalle prime pagine, la Lettera si fa portavoce della certezza che l’Eucaristia sia cuore pulsante della Chiesa: sorgente di unità e strumento di rinnovamento. Ogni credente incontra il Signore e si lascia trasformare dal suo amore, per diventare segno concreto di comunione. Richiamando il pensiero di Sant’Agostino, il Vescovo ricorda che “noi riceviamo ciò che siamo: il Corpo di Cristo”. Da questa verità nasce la responsabilità di vivere la fede come testimonianza viva, con gesti di fraternità, solidarietà e pace. L’Eucaristia, sottolinea il Vescovo, non è solo un rito, ma “una realtà che cambia la vita”. È il pane che unisce, che insegna a condividere ed a guardare gli altri come fratelli. In essa, la comunità ritrova la propria forza e comprende che l’amore di Cristo non si vive da soli, ma insieme, come popolo che cammina unito.
In questo percorso di fede, Maria occupa un posto speciale: È la “Donna Eucaristica”, colei che ha accolto nel grembo il Figlio di Dio, rendendo possibile la sua presenza viva in mezzo a noi. Mons. Accolla la presenta come via sicura per arrivare a Gesù, ricordando che “Ad Jesum per Mariam” è molto più di una formula devozionale: è la sintesi di un cammino spirituale, di una Chiesa che si lascia guidare dal suo sguardo materno. Nella Madonna della Lettera, patrona della città di Messina e simbolo della “storia secolare di fede e tenera devozione mariana” della diocesi, il Vescovo riconosce la custode di un popolo che continua a credere ed a sperare.
A partire da questa visione, la Lettera propone anche orientamenti pastorali concreti: l’attenzione alle nuove povertà che segnano il territorio, la valorizzazione delle feste popolari come espressione viva di fede e di identità, il rafforzamento della pastorale familiare, e la formazione dei laici, chiamati a essere protagonisti nella vita della Chiesa e testimoni credibili nel mondo.
Il testo si conclude con un atto di affidamento a Maria: “Arca che custodisce il Pane della vita, invocata come guida sui sentieri della fede e della grazia”. È un invito a lasciarsi condurre da Lei verso Cristo: perché la vita di ogni credente diventi un segno di pace, di speranza e di comunione. Così, la nuova Lettera Pastorale si presenta come un dono alla diocesi e un appello al cuore di ciascuno: riscoprire l’Eucaristia non solo come mistero da contemplare, ma come esperienza da vivere ogni giorno, per costruire una Chiesa viva, unita e capace di testimoniare la gioia di appartenere a Cristo.






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