top of page

La casa

Nella Sacra Scrittura la casa ha un significato polisemico che va dal Tempio (Mishkan = la Dimora) alla casa per abitare (la tenda, l'edificio...), alla propria terra, al popolo di Israele (casa di Giacobbe o casa di Davide), alla propria famiglia.

Nel Nuovo Testamento il termine ricorre più di 200 volte e quasi sempre è il simbolo della nuova comunità, la Chiesa. Gesù stesso frequenta case private che diventano luogo dell'evangelizzazione e della salvezza, come la casa di Pietro (Mc 1,29) , quella di Zaccaria (Lc 1,40), di Giairo (Mc 5,38-38), la casa di Lazzaro a Betania. Anche Paolo considera le case di alcuni cristiani come luoghi di incontro della comunità, vere e proprie chiese domestiche.

La casa come luogo di riunione dei credenti è testimoniata anche negli Atti come, ad esempio, la casa del centurione Cornelio (At 10, 1ss) e di Lidia (At 16, 40). Dalla Scrittura apprendiamo che la casa di Dio è nei cieli (Dt 2,15) ma che, allo stesso tempo, Dio è presente dappertutto nella creazione e storicamente ha anche scelto dei luoghi particolari per fare abitare il suo Nome (Dt 12,15) e la sua Gloria. Per noi cristiani non esiste più un tempio, ma è Gesù la Dimora di Dio fra gli uomini, la sua Shekinàh, e chi lo accoglie e vive di Lui, egli stesso diviene Dimora di Dio (cf.Gv 14,23). Suggestivi sono i brani del Vangelo dai quali emergono gesti e abitudini di Gesù veramente umani. La gioia di essere accolto dagli uomini , la sua stanchezza che ritrova pace e riposo tra le mura amiche di una casa , proprio lui che “non ha dove posare il capo”. (Lc 9, 58) Paradigmatico, in questo senso, è l'incontro con il capo dei pubblicani Zaccheo che, pur avendolo incontrato per strada, si autoinvita per sostare a casa sua. O l'incontro in casa del pio fariseo, scandalizzato dall’atteggiamento diGesù verso una nota peccatrice che lo tocca e lo bacia rendendolo impuro. La casa perciò diviene il luogo della massima profondità in cui si vive la Presenza di Dio. Una realtà possibile a tutti per entrare in relazione con il Signore della vita , per comprendere e vivere i misteri del Regno. Questo cammino ha inizio proprio in casa nostra, nella nostra intimità più segreta, da dove ripartiamo ritrovando la via da percorrere iniziando con lo spazzare il pavimento alla ricerca della dracma perduta (Lc 15, 8-10), per ritrovare noi stessi e divenire così dimora accogliente per tutti gli uomini, come scriveva Charles de Foucauld : “Voglio abituare tutti gli abitanti : cristiani, musulmani, ebrei... a considerarmi come loro fratello universale... Loro cominciano già a chiamare la mia casa: Al Khaoua, La Fraternità, e ciò mi è dolce”. Santino Coppolino


コメント


bottom of page