Le incognite della terza età
- taborsettepuntozer
- 27 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Quasi settimanalmente, con alcuni componenti del gruppo Caritas di S.Maria Assunta, mi reco in visita in alcune Case di Riposo del nostro territorio. In questi luoghi talora mi ritrovo a fare considerazioni sul senso della nostra vita, che come recitano un Salmo e un canto, è come l'erba e come il fiore di un campo, che al mattino spunta, verdeggia e fiorisce e verso sera già si dissecca.
Espressione e immagine vivente di ciò sono gli anziani, che dalla normale quotidianità fra le pareti domestiche, per i motivi più svariati, fanno esperienza della fragilità a cui sono legate la salute e l'autonomia. La sabbia della loro clessidra si è capovolta all'improvviso, infrangendo I sogni di indipendenza e libertà.
Da un giorno all'altro si ritrovano a condividere le loro giornate fra altre persone costellate dalle spine di svariate patologie. Nell'attuale società per lo più lavorano uomini e donne e quando gli anziani giungono al punto cruciale molte famiglie si sentono costrette a "depositare" i loro cari in Case di Riposo.
I vantaggi sono notevoli, come il controllo 24h , cure sanitarie e igieniche e pasti pronti , tutti servizi che costituiscono un enorme sgravio e sollievo. Ma le medaglie posseggono due facce.
Nel petto degli anziani batte pur sempre un cuore sensibile, che ormai come i fanciulli fabbisogna sopratutto di comprensione, tenerezza e amore infinito. La sete di affetto traspare sui loro volti e in tutte le espressioni del loro essere. Per noi operatori è molto confortante la vista dei loro occhi che si illuminano di gioia in cambio delle nostre attenzioni, ma, dipartendoci sappiamo che il loro sorriso si offusca velandosi di tristezza e rassegnazione e che rimarrebbe acceso solo se attorniati dagli affetti che hanno coltivato attraverso chissà quanti sacrifici vita natural durante . Con sollievo ho potuto constatare che per molti il fulcro di forza e di luce è costituito dal sostegno saldo della fede ben radicata in loro e siamo speranzosi che sia per loro sempre l'appoggio che mai delude.
di Valeria Altrocchi

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