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Lo Spirito vi condurrà

Un po’ d’apprensione, quasi uno smarrimento, si percepisce tra gli operatori pastorali, fratelli e sorelle nella fede che con tutto il carico delle loro incertezze, fragilità, talora anche miserie, accettano di mettersi al servizio di tutti con generosità e creatività, all’inizio del nuovo anno comunitario. Ciò è dovuto, forse, alla consapevolezza dei propri limiti, della propria pochezza dinnanzi al compito di animare l’annuncio del Vangelo di casa in casa, di accompagnare fanciulli ragazzi e giovani incontro a Cristo con la catechesi, di curare la liturgia, di visitare anziani e ammalati, di asciugare lacrime e di confortare chi è nella prova, di soccorrere chi è nel bisogno, di portare un contributo di fede nella complessità dei problemi vitali e del dibattito sui grandi temi dell’immi-grazione, del lavoro, dell’accoglienza della vita o del fine vita, della salute pubblica o della tutela dell’ambien-te…, mentre le forze vengono meno per l’avanzare degli anni, per la fatica spirituale, ed il gregge s’assottiglia per invecchiamento o per abbandoni, ma non si vedono nuovi apporti e ricambi generazionali. E tuttavia ci sostiene la consolante presenza di chi cammina con noi, il Signore Gesù, che ci ha promesso che sarà sempre con noi: un piccolo gregge che sa di poter contare sul Pastore bello. Il papa, dal canto suo, ci esorta e ci incoraggia a perseverare con lo stile di chiesa inclusiva e missionaria, meno autoreferenziale e più proiettata a riconoscere il regno di Dio tra gli ultimi: “Se la parrocchia è la casa di tutti nel quartiere, non un club esclusivo, mi raccomando: lasciate aperte porte e finestre, non vi limitate a prendere in considerazione solo chi frequenta o la pensa come voi – che saranno il 3, 4 o 5%, non di più. Permettete a tutti di entrare… Permettete a voi stessi di andare incontro e lasciarsi in-terrogare, che le loro domande siano le vostre domande, permettete di camminare insieme: lo Spirito vi condurrà, abbiate fi-ducia nello Spirito. Non abbiate paura di entrare in dialogo e lasciatevi sconvolgere dal dialogo: è il dialogo della salvezza”.



di Mons. Santino Colosi

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