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Nasce l’Osservatorio Antimafia - Barcellona celebra il trentennale delle stragi

E’ stato presentato l’8 giugno scorso, al parco urbano “Maggiore La Rosa”, il progetto che prevede l’istituzione nella nostra città di un Osservatorio antimafia, promosso dall’Associazione Antiracket “Liberi Tutti” in collaborazione con il Centro Studi sulle mafie dell’Università di Messina. L’obiettivo è quello di riaccendere i fari su un fenomeno che negli anni ha assunto un volto parzialmente diverso rispetto al passato ma che è sempre insidioso e presente nel nostro contesto. Per questo si è pensato di istituire, presso la sede dell’associazione antiracket di via Garibaldi, un presidio attivo, un luogo in cui poter avviare progetti rivolti alle Scuole e alla cittadinanza con lo scopo di far conoscere la storia della mafia nella nostra provincia; un luogo che possa, anno dopo anno, assumere la forma di un vero e proprio archivio in cui raccogliere testi, sentenze, testimonianze volte a costruire una memoria storica condivisa. In questa prospettiva, si rivelerà assai preziosa la collaborazione con il Centro Studi sulle mafie dell’ateneo, così come chiarito negli interventi del presidente, Giovanni Moschella, e del direttore, Luigi Chiara. A porgere i saluti anche il rettore, Salvatore Cuzzocrea, che ha invitato tutti a operare concretamente per togliere il consenso alle mafie, così come auspicato dagli stessi Falcone e Borsellino.

Il giornalista Nuccio Anselmo, in veste di moderatore, ha ripercorso alcune tappe significative della storia barcellonese, sottolineando come la mafia, agendo in maniera camaleontica, sia riuscita nei decenni a compromettere il tessuto economico e sociale del nostro territorio. Dopo i saluti del Sindaco, la parola è passata a Maria Teresa Collica, docente di diritto penale, la quale ha sottolineato l’urgenza che i temi della lotta alla mafia tornino ad essere al centro dell’agenda politica locale e nazionale: “è emblematico - ha affermato - che il trentennale delle stragi avvenga in uno dei momenti peggiori sotto il profilo della normativa antimafia, con il concreto rischio di veder vanificare proprio il lavoro di coloro che hanno versato il proprio sangue per contrastare la mafia”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Suor Marilena Mercurio, che già mesi fa, in una lettera aperta rivolta ai cittadini e agli amministratori, aveva lanciato l’allarme sul rischio che in città prevalesse un pericoloso torpore. Maurizio De Lucia, capo della procura di Messina, ha tratteggiato la fisionomia del fenomeno nel contesto messinese mentre Emanuele Crescenti, già capo della procura di Barcellona P.G., ha citato i sette processi “Gotha”, sottolineando come l’attività costante della magistratura e delle forze dell’ordine abbia inferto duri colpi all’organizzazione criminale, la quale, tuttavia, dimostra sempre indubbie capacità di rigenerazione. In conclusione Sofia Capizzi, presidente di Liberi Tutti, ha auspicato azioni volte a rafforzare la collaborazione tra magistratura, forze dell’ordine e società civile, al fine di stimolare nuove denunce e dare il via ad una nuova primavera di legalità. L’augurio è che questo significativo e partecipato atto costitutivo possa rappresentare per la nostra città il segno tangibile di un rinnovato impegno comune contro la Mafia.

di Raffaella Campo


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