Perché vaccinarsi
Ringrazio Padre Santino Colosi per l’invito di affrontare il tema vaccino anti-COVID, sono felicissimo di farlo e tenendo conto della finalità profondamente educativa e sociale per cui mi è stato chiesto eviterò accuratamente di scendere in dettagli (storia, funzione ed evoluzione dei vaccini li troverete ovunque) o di usare termini poco comprensibili sicuro che l’informazione per essere convincente non ha bisogno di parole come “risposta T mediata” o “antigene di superficie” ma di semplici concetti che possono essere compresi con la stessa facilità con cui comprendiamo che una macchina senza il motore non può camminare anche se non sappiamo cosa sia l’albero a camme. L’uomo, come tutti gli animali nella sua evoluzione biologica ha imparato a difendersi dai suoi nemici naturali che possono essere microscopici come virus e batteri o macroscopici come i predatori, per entrambe le categorie a differenza degli animali egli ha sviluppato prevalentemente l’intelligenza così da rendere superfluo per lui dotarsi di aculei contro i nemici macroscopici o rischiare di perdere la vita prima che il suo sistema immunitario impari a difenderlo da quelli microscopici. Così ha inventato le armi e i vaccini e sia le prime che i secondi li ha affinati nel tempo per renderli più efficaci. Per ottenere tutto ciò però oltre all’intelligenza si è servito anche di una dote molto più arcaica comune a tutti gli altri esseri viventi, lo spirito di comunità, così che ad esempio oggi ci è consentito di uscire nelle nostre città disarmati semplicemente impedendo l’ingresso dei predatori nel nostro territorio.
Parlando del vaccino questo non è altro che un’arma che consente al nostro sistema immunitario di uccidere un virus prima che esso aggredisca le nostre cellule alla stessa maniera di una mazza che ci consente di uccidere un serpente velenoso prima che si avvicini alle nostre mani nude, e siccome a nessuno di noi verrebbe in mente di passeggiare tranquillamente per strada tenendo un cobra per la testa, analogamente non andrebbe in giro portandosi in gola il coronavirus.
Quindi vaccinarsi è un obbligo morale nei confronti della comunità. Parlando invece dei rischi non bisogna fare appello alle più alte capacità intellettive tipiche dell’homo sapiens, come quelle matematiche e statistiche, per calcolare la probabilità che si ha di avere la meglio su un cobra usando le mani nude e metterla a confronto con quella che si ha usando una mazza (anche se questa potrebbe scivolarci di mano e caderci su un piede). E’ compito di ogni componente di qualsiasi comunità capirlo, sia credente che non credente perché se è vero che il non credente è quello che non si accontenta e vuole anche sapere è bene che cerchi anche di capire ciò che sa (in questo caso “la mazza”).
di Raimondo Mancuso
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