“Peregrinantes in spem”
- taborsettepuntozer
- 30 mar 2024
- Tempo di lettura: 3 min
In occasione del prossimo Giubileo del 2025, la Chiesa Cattolica si appresta a vivere un evento straordinario sotto il motto "Peregrinantes in spem": pellegrini in cammino verso la speranza.
Questo tema, ricco di significato, invita i fedeli di tutto il mondo a riflettere sulla dimensione profondamente spirituale e umana del pellegrinaggio verso una speranza condivisa, in un'epoca segnata da profonde incertezze e sfide globali.
Sottolinea, quindi, un messaggio universale di ottimismo e fiducia nel futuro, riaffermando la necessità di un cammino comune che oltrepassi le divisioni e promuova una rinnovata solidarietà tra i popoli. Il Giubileo del 2025 si propone come un'occasione per riscoprire i valori fondamentali dell'umanità, incentrati sulla pace, la giustizia e il rispetto della creazione, invitando tutti a diventare pellegrini in cerca di un mondo migliore.
Il “pellegrinaggio" (peregrinatio) ha radici profonde nella tradizione cristiana, riecheggiando la narrazione biblica degli Ebrei nel deserto, in cammino verso la Terra Promessa. Questa immagine evoca un viaggio di fede, un passaggio attraverso il "deserto" delle prove della vita, mantenendo fisso lo sguardo sulla speranza di una realizzazione piena in Dio. Nel Nuovo Testamento, la figura del pellegrino è ripresa nell'invito a seguire Cristo, vera Via per giungere alla vita piena.
“Peregrinantes in spem" ci chiama, inoltre, a riscoprire la nostra identità di pellegrini sulla terra, non semplici viandanti verso una meta geografica, ma cercatori del volto di Dio, in un itinerario esistenziale verso la speranza che non delude. Questa esperienza di pellegrinaggio si configura come un viaggio interiore ed esteriore, che interpella ogni dimensione dell'essere umano: spirituale, etica, comunitaria e sociale.
Il Papa, nel delineare il percorso verso il Giubileo, ha sottolineato l'importanza dell'ascolto e del dialogo tra culture e religioni diverse, vedendo nel Giubileo del 2025 una preziosa opportunità per rafforzare i legami di fraternità umana e per promuovere una cultura dell'incontro e del rispetto reciproco.
Nella sua essenza, ogni anno giubilare è un tempo santo di riconciliazione, di conversione e di rinnovamento spirituale, che trova le sue radici nel Libro del Levitico (25, 8-13), proclamato ogni cinquanta anni, come un “anno di grazia del Signore”. È un tempo per restituire, per liberare, per ricominciare.
In questo senso, "Peregrinantes in spem" diventa un invito a vivere il Giubileo non solo come un evento ecclesiale, ma come un momento di profonda trasformazione personale e collettiva, che riafferma l'impegno dei credenti a essere segni di speranza in un mondo ferito e frammentato.
L'attuale contesto globale, segnato da crisi ecologica, ingiustizie sociali, pandemie e conflitti, richiede una risposta di speranza concreta e incarnata. La chiamata del Giubileo a essere "pellegrini di speranza" invita a una solidarietà che superi le barriere e a una conversione ecologica che riconosca il grido della terra come il grido dei poveri ed, insieme, è appello a diventare costruttori di ponti di fraternità e custodi della creazione, in un pellegrinaggio condiviso verso un futuro di pace e giustizia, illuminati dalla luce pasquale di Cristo, speranza del mondo.
Il Giubileo del 2025 ci offre dunque l'opportunità di rinnovare il nostro impegno come Chiesa e come individui in un cammino di speranza, radicati nella fede e proiettati verso un orizzonte di amore e di verità, per testimoniare al mondo intero che, anche nei momenti di maggiore difficoltà, rimaniamo fermi nella speranza che non delude, perché fondata sulla roccia che è Cristo Signore.
di Louis Manuguerra
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