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Portando umanità… ricevo Carità

Dal mese di Novembre 2022 sto vivendo un’esperienza di carità presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. Ho desiderato poter toccare con mano questa fragilità umana avendo sempre nella mente, e nel cuore, la Parola di Dio che dentro di me scava e crea nuovi solchi ed apre nuove strade. Un testo della Scrittura che mi ha spronato a voler scegliere questa strada è stato un passo della lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi: “Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini”. Molte volte noi cerchiamo Dio in posti, o persone, che ci danno gioia, serenità, spensieratezza ma trascuriamo che Egli è presente anche e soprattutto nel fratello sofferente e nel peccatore. Ogni uomo nella sua umana fragilità commette quotidianamente diversi errori e, nel tentativo di ergersi a giudice degli altri, corre il rischio di cadere nella presunzione di essere giusto rispetto ai fratelli. Così pian piano si diventa prigionieri di se stessi, ponendosi davanti le sbarre dell’ipocrisia, del pregiudizio, del falso benessere, delle vane ideologie, dell’individualismo e dell’autoreferenzialismo. Così facendo, involontariamente, svuotiamo la nostra vita, e quella altrui, della speranza del riscatto della nostra stessa vita. Portare speranza e umanità in questi luoghi “tenebrosi” è l’obiettivo che mi prefiggo ogni volta che varco la porta del carcere, “svuotando” me stesso da ogni preconcetto per far rifiorire fiducia, speranza e amore. È nel donare che si riceve ed io mi arricchisco molto della carità che i detenuti mi danno e, con un cuore rinnovato, ricevo uno nuovo slancio che mi permette di impegnarmi nella società affinché possa provare a creare un mondo più umano e fraterno. Non a caso Santa Teresa di Calcutta ci esorta così: “Ricordati che, quando moriremo, porteremo con noi soltanto la valigia della carità: riempila, finché sei ancora in tempo!”.


di Michelangelo Munafó

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