Sostegno a distanza Il grido della terra è il grido dei poveri
- taborsettepuntozer
- 19 dic 2021
- Tempo di lettura: 2 min
È sempre una grande gioia tornare nella vostra comunità e raccontare. Raccontare di progetti, di storie di vita, di esperienze di fede, e di cosa possiamo fare insieme. E’ come tornare a casa, in famiglia.
Dopo quasi due anni è stato bello tornare da voi, proprio nella prima domenica di Avvento, per iniziare a vivere insieme quel tempo dell’attesa che passo dopo passo ci fa assaporare il calore della gioia e dell’incontro. Ci siamo incontrati per parlare di sostegno a distanza, per capire come riuscire a dare a bambini che vivono nelle periferie delle periferie del pianeta, la possibilità di andare a scuola e studiare, primo e fondamentale passo per la crescita e il miglioramento, sia individuale che comunitario.
Sì, comunitario, perché ormai lo sappiamo bene, il Santo Padre nell’enciclica “Laudato Si” non si stanca di ripetere che il cambiamento può essere solo comunitario, insieme a quel “paradigma”, ormai entrato nel cuore di chi come me ama questa enciclica, che dice: “Il grido della terra è il grido dei poveri”. A Giugno del 2020, anche noi di “Matumaini”abbiamo risposto all’appello di Papa Francesco e abbiamo fondato all’interno dell’associazione il Circolo “Laudato Si” di Milazzo. Per noi che cerchiamo di vivere la nostra piccola “missione” come esperienza di fede vissuta, è stato come trovare un compimento all’impegno che cerchiamo di portare avanti, un compimento proprio in quelle parole che dicono che “tutto è connesso”, che parlano di “solidarietà globale”, che invitano ognuno di noi a fare la propria parte, agendo soprattutto non con la protesta estrema, che chiede agli altri di cambiare ma, ad essere noi lievito, con quella singola azione individuale che moltiplicata per ognuno di noi porta al cambiamento comunitario, attraverso i nostri stili di vita, i nostri consumi, le nostre abitudini quotidiane che passano attraverso quei gesti semplici che ogni giorni compiamo: le luci e l’energia che consumiamo in casa, l’uso dell’automobile e il consumo di carburante, anche l’uso responsabile di internet e delle e-mail. Tutto questo, insieme a tanto altro che possiamo fare, ci porta a vivere quel principio di ecologia integrale che spiega che non esistono due crisi separate, una sociale e una ambientale, ma un’unica “crisi socio ambientale”. Cosi, è ancora più chiaro che se in alcune zone del pianeta ci sono persone che vivono in estrema povertà tanto da non potere, tra le altre cose, mandare i figli a scuola, è anche a causa dei nostri stili di vita, individuali, che impoveriscono certe zone della Terra e dimostrano che “il grido della terra è il grido dei poveri”.
di Carmen Falletta
Associazione “Matumaini” e Circolo “Laudato si” di Milazzo

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