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Un progetto di umanità

L'uomo e la donna liberi, dicono Gra- zie, sempre. Non vogliono manipolare nessuno. Non amano le maschere, ep- pure rispettano la diversità dell'uma- nità. Anche se errano, sono spontanei, miti, umili, attivi, calmi, pacifici, alle- gri, vivi. Vogliono conoscere e farsi conoscere, sanno essere empatici, uma- ni, amici. Sanno pensare autonoma- mente con la propria mente. Sanno capire cosa è ingiusto e giusto, menzo- gnero e vero. Sanno leggere dentro il cuore, attraverso poche parole. Non dimenticano il passato, non per portare odio o rancore, bensì per farne esperienza e imparare. Non si alienano nel passato o nel futuro e vivono nel presente. Non obbediscono alle cose ingiuste e obbediscono alle cose giuste. Accolgono e donano con gentilezza tut- to sé stessi. Sono silenziosi, ascoltano e parlano senza ferire, entrano in rela- zione di risonanza attraverso parole belle, perché le parole sono spirituali. Rispettano il mistero dell'uomo, ap- prezzano, operano, fanno. Dedicano il loro tempo, vengono incontro, aiutano in tutto, non rimangono indifferenti ai bisogni del vicino e del lontano, del conosciuto e dello sconosciuto. Non impongono il loro punto di vista. Si rendono presenti in carne e ossa e sangue: viaggiano, incontrano. Non pretendendo di cambiare o giudi- care nessuno per condannare, accetta- no donne e uomini così come sono, con difetti, pregi, paure, coraggio, vizi, vir- tù. Eppure vogliono giudicare per mi- gliorare sé stessi e tutti, attraverso il loro esempio, la loro amicizia. Sono sé stessi proprio in virtù del cambiare, creare, liberamente, poeticamente. Sono giusti, sorridono, gioiscono tene- ramente. Sono misericordiosi, perdona- no, vivono con coraggio, pazienza, sen- za rassegnarsi o arrendersi mai. Ama- no la verità al costo di farsi odiare ed escludere. Non escludono, perché chi esclude si esclude. Interrompono una relazione se gli si manca di rispetto nella loro dignità, per riprenderla se gli si dona nuovamente rispetto. Non vivono nell'egoismo, nella violenza, nell'avidità, nell'invidia, nell'avarizia, nella gelosia, nel possesso. Non si van- tano, non si adirano, donano fiducia, rispettano il silenzio dell'amico, condividendo sogni, dolori, gioie. Se si arrabbiano, se alzano la voce, lo fanno per Incoraggiare, e prontamente spengono il fuoco della rabbia. Non tengono conto del male ricevuto e contraccambiano facendo il bene. Si fanno voler bene da tutti. Sono innamorati della vita, di loro stessi, dell'amico, del nemico, di tutti, donne e uomini. Non considerano nessuno nemico, nemica, non voltano le spalle, non fuggono, rimangono vicini, al fianco di chi è nella sofferenza, senza abbandonare, senza perdere. Sanno che agire fuori dalla libertà non ha senso il loro fare, perché è la libertà che dà significato al dire e al fare. Amano la bellezza, le relazioni vissute in sintonia, nella giu- stizia, pace, libertà, verità, coraggio, amore. Vivono ogni giorno come se fosse né il primo né l'ultimo, bensì l'u- nico! Sono ogni giorno di buon umore, rendono felici sé stessi e tutti. Si parla tanto di amore, parola abusata, logora- ta, incompresa. Purtroppo anche l'a- more viene pervertito. In verità, l'amo- re pervertito è malefico, l'amore vero è benefico. Per distinguere ancora più radicalmente, profondamente, occorre ricordare che: l'amore falso, provoca sofferenza, crocifigge. Il vero amore fa gioire, si lascia crocifiggere. Vivono nella reciprocità, nella diversità dell'Unità. Sono luce che illumina il mondo! Amano.


di Andrea Ravidà





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