Un seminarista a Lourdes
- taborsettepuntozer
- 28 set
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Quest’estate ho vissuto un’esperienza davvero speciale a Lourdes, come seminarista. Sono stati quasi 20 giorni intensi, pieni di momenti forti e profondi. Ogni giorno ci trovavamo immersi nella spiritualità di quel luogo, camminando letteralmente sui passi di Santa Bernadette, partecipando alla Via Crucis, alle Messe e alle processioni eucaristiche.
Uno dei nostri compiti principali era il servizio liturgico. Durante le celebrazioni, ci occupavamo dell'altare, dei canti e dell'organizzazione della liturgia. Ma oltre a questo, avevamo anche il compito di accompagnare le persone alle confessioni. Aiutavamo chi faceva fatica ad entrare nei confessionali, soprattutto gli anziani e chi aveva problemi a camminare. Bastava un sorriso, una parola gentile, e si apriva un mondo. Le persone ci guardavano con gratitudine, e questo ci riempiva il cuore.
Una delle esperienze più belle in assoluto è stata aiutare gli anziani lungo i “passi di Bernadette”. Spingere la loro carrozzina nelle salite ripide non era solo un gesto fisico, ma un atto d’amore. In quel momento capivi davvero cosa significa "servire". I loro occhi parlavano più delle parole: pieni di fede, di dolore, ma anche di tanta speranza.
Un altro momento fortissimo è stato il bagno nelle vasche. Un gesto semplice, ma che lascia il segno. Entrare nell'acqua fredda, con il cuore aperto, è come immergersi nella Misericordia di Dio. Un momento unico, toccante, che difficilmente si dimentica.
E poi c’era la Grotta. Ogni volta che avevamo un momento libero, io e Simone – il mio compagno di seminario – ci fermavamo lì. In silenzio, in preghiera. Quel luogo, "baciato dal Cielo", ha qualcosa di inspiegabile. Solo chi ci è stato può capire la pace che si sente stando lì, davanti alla statua della Madonna.
Infine, voglio ringraziare proprio Simone. È stato un grande compagno di viaggio. Abbiamo condiviso tutto: la fatica, la gioia, la preghiera. Con lui ogni cosa è stata più semplice, più bella.
Questa esperienza a Lourdes mi ha segnato. Mi ha fatto capire quanto è importante essere al servizio degli altri con amore e umiltà. E soprattutto, mi ha fatto sentire ancora più forte la chiamata del Signore.

di Damiano Andaloro
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