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Una comunità che genera e accompagna nella fede

Il 2 marzo la nostra comunità parrocchiale ha fatto suoi i sentimenti della prima comunità cristiana la quale aveva “un cuor solo e un’anima sola” (Atti 4,32). Un nutrito gruppo di fratelli e di sorelle si è ritrovato a gioire nella parrocchia del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo in Roma per l’ammissione agli ordini sacri di Gabriele: uno dei nostri giovani catechisti, fratello amato, cresciuto e formato alla scuola della Parola, instancabile fin dalla più tenera età nel servizio liturgico e caritativo, ha detto il suo sì personale a Colui che lo ha chiamato alla vita nel ministero ordinato.

La vita di fede nasce si sviluppa e matura attraverso strade molto personali dove il primato appartiene all’azione della Grazia e alla libera risposta dell’individuo, alla sua crescita spirituale e umana nella fede, ai modi propri dell’essere. La chiamata di Dio a servirlo e a lavorare nella sua Vigna avviene attraverso la mediazione comunitaria. Papa Francesco ci ricorda che il cammino vocazionale si fa insieme ai fratelli e alle sorelle che il Signore ci mette accanto. Generare e accompagnare nella fede è il compito fondamentale della comunità cristiana che è coinvolta in questo impegno con tutta se stessa attraverso una pluralità di persone, di carismi, di ministeri. Di certo nella crescita di Gabriele un ruolo molto importante ha avuto la famiglia, piccola chiesa domestica, dove egli ha gustato la Parola buona del Vangelo grazie soprattutto all’accompagnamento di nonna Rita a lui molto cara, esempio di fede schietta e operante nella carità. Tanti sono coloro che hanno inciso nel suo cammino di fede: parroci, missionari, religiosi, catechisti di oggi e di ieri, operatori pastorali,  volto di una comunità che è casa accogliente, terra dove la vocazione germoglia, cresce e porta frutto.


di Maria Chiofalo e Linda Conti, catechiste



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