Una settimana con le comunità di Barcellona P.G.
Caldeggiavamo da tempo il desiderio di vivere una Missione Vocazionale anche a Barcellona Pozzo di Gotto città che per la nostra famiglia religiosa, la Congregazione di Gesù Sacerdote - o come ci chiama familiarmente la gente, i “Padri Venturini”, - è stata molto importante. Nella città del Longano abbiamo vissuto per 46 anni, dal 1969 al 2015, e abbiamo potuto sperimentare la ricchezza di una Chiesa che, anche nelle difficoltà, sa sempre alzare lo sguardo e cogliere, in Dio, il proprio orizzonte.
Quel tempo è arrivato e dal 6 al 13 marzo abbiamo vissuto una settimana di grazia e lodato il Signore insieme a tanti amici e amiche, che hanno condiviso con noi un tratto della nostra parentesi siciliana; una parentesi che rimane aperta al discernimento della volontà di Dio. Abbiamo vissuto la nostra piccola missione in diverse parrocchie della città: abbiamo pregato, celebrato, assaporato, condiviso i ricordi e la storia di un carisma, che, anche in terra di Sicilia, ha portato i suoi frutti. Io sono siciliano e sono a conoscenza della grande ospitalità del popolo Barcellonese, ma coloro che con me hanno condiviso l’esperienza hanno gustato la bellezza dell’accoglienza e l’entusiasmo che ci caratterizza come popolo nel condividere la mensa e il cuore con chi sentiamo importante nella nostra vita. Commoventi sono state le testimonianze dei confratelli sacerdoti che ci hanno ospitato: ci hanno fatto sentire a casa e non semplici ospiti, ma familiari, amici.
Significative sono state le tre tavole rotonde: la prima, nella parrocchia di San Francesco di Paola, ha descritto la vita del nostro fondatore, padre Mario Venturini e la storia della nostra Famiglia religiosa; la seconda, nella parrocchia di San Giovanni Battista, abbiamo riflettuto sulla santità al femminile; la terza, nella chiesa della Risurrezione (Petraro), abbiamo ricordato la nostra vicenda a Barcellona Pozzo di Gotto. Significativi sono stati anche altri momenti, come la preghiera al cimitero davanti alla tomba di p. Angelo Tabarelli, l’Eucaristia presieduta a San Sebastiano dal Vescovo ausiliare, mons. Cesare Di Pietro, l’incontro con i giovani nella chiesa di san Giovanni Paolo II e l’incontro con i bambini della parrocchia di Santa Maria Assunta al santuario del Carmelo, luogo, questo, dove due nostre aggregate esterne hanno emesso la loro promessa definitiva. Un ringraziamento ai frati e ai parrocchiani di Calderà, che hanno ricordato con affetto il caro p. Valentino, che, in quella comunità, ha svolto il servizio di parroco per 25 anni.
Colgo l’occasione, a nome di tutti i miei confratelli e consorelle, per ringraziare tutti per l’accoglienza e la partecipazione alla nostra iniziativa.
di P. Giovanni Mario Tirante
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