Un uomo può essere distrutto ma non confitto” (Hemingway) Solitudine e vita
In tempi di connessione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, parlare di solitudine sembra un paradosso. Condividere le proprie emozioni tristi su uno dei tanti social attira immediatamente una fiera di smiley, faccine sorridenti, applausi, fiori colorati e frasi di circostanza che dovrebbero aiutare a sentirsi meno soli ma in realtà evidenziano l’ipocrisia della società dell’apparire. Questo mondo patinato valorizza solo chi ha successo e premia chi riesce, sgomitando a destra e a manca, a dare mostra di sé, dinanzi a un pubblico anonimo che applaude indifferente. L’importante è trovarsi, seppur per un breve istante, al centro dell’attenzione e ricevere quell’applauso tanto agognato. La sconfitta è il male da evitare a tutti i costi, perché lascia irrimediabilmente soli. La storia di Santiago è il racconto emblematico della capacità di un uomo solo di sopportare sconfitte, insuccessi e derisioni per poi affermare, proprio nell' insuccesso la propria identità e dignità. Dopo lunghi giorni in cui non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago vive, nel suo villaggio, la condizione di isolamento nella disperata caccia a un enorme pesce spada. Dopo aver finalmente catturato il pesce, gli squali, un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria ma per Santiago tanto basta. Santiago è il riflesso del suo autore, Ernest Hemingway, alla disperata ricerca di ispirazione e timoroso di critici/squali subito pronti a denigrare l’opera. Il Vecchio e il Mare è la storia di un individuo isolato che cerca di sopravvivere in una società ostile e che trova nella natura la cura e la rigenerazione alle sofferenze dell’età avanzata e della solitudine. La morale della storia la esprime lo stesso Santiago quando dice: “Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto”. In questa prospettiva il mare diventa il simbolo della natura ostile, il pesce spada un simbolo dell’innocenza e l’esperienza di Santiago di sofferenza e rinascita che si prolunga per tre giorni rappresenta la passione e risurrezione di Gesù. La gente del villaggio rimane anonima sullo sfondo della storia. Salvo poche figure vicine a Santiago come il giovane Manolo e Joe di Maggio, imbattibile giocatore di baseball, il resto della società è pronta a crocifiggere il perdente e esaltare il vincitore. Santiago non si cura del loro pensiero e trova nel rapporto padre-figlio con Manolo il senso del proprio ruolo nella società. Santiago, padre acquisito di Manolo, non sarà più solo, avrà un figlio a cui pensare e questo darà un senso alla sua vita e sconfiggerà la morte ormai imminente. La solitudine si sconfigge con sentimenti veri, non a colpi di emoticon.